Qualcuno dei passeggeri che, l’altro pomeriggio, si trovavano sul regionale Porretta-Pianoro avrebbe riconosciuto il ragazzino che, ‘infastidito’ dalla richiesta del capotreno di mostrare il biglietto, lo ha preso a pugni sul viso, facendo saltare all’uomo due denti e provocandogli varie escoriazioni. Un paio di settimane di prognosi per il dipendente Trenitalia-Tper, che adesso è a casa, a riprendersi dopo la brutta avventura: l’uomo ha sporto denuncia ai carabinieri, che dopo aver acquisito i video della sorveglianza del convoglio e anche della stazione di Vergato, hanno un’idea concreta della possibile identità dell’aggressore. Che, tuttavia, non è stato ancora formalmente denunciato.
Sulla brutta vicenda, che sicuramente non rappresenta un caso isolato, è intervenuto anche il sindacato di polizia Siulp, con il segretario Amedeo Landino, tra l’altro ispettore proprio in servizio alla Polfer, che ha espresso "la più sincera e vicina solidarietà all’ennesimo capotreno vittima di una vile e spietata aggressione durante il suo lavoro. Un fatto che si somma alla scia di fatti violenti che si scaricano oramai da tempo sul personale del trasporto pubblico, così come sul personale sanitario e le forze dell’ordine", spiega il sindacalista. Che annuncia di aver chiesto "proprio su questi temi ed episodi che pare non trovino un rallentamento, un incontro urgente al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi". Al quale, nei giorni passati, il sindacato aveva già espresso "apprezzamento per i potenziamenti annunciati, che riguarderanno in particolare la Polizia ferroviaria, attestati in 45 nuovi operatori in forze a Bologna, di cui 37 agenti e 6 ispettori, che serviranno sicuramente ad aumentare i controlli e garantire la sicurezza in stazione e sui treni. Tuttavia – prosegue Landino – occorre un cambio di passo su quello che è l’impatto sanzionatorio, che dovrà necessariamente avere una vocazione di immediatezza e certezza, poiché in mancanza di questi requisiti non basterà aumentare gli agenti. Non ultimo, sicuramente va messa al centro del dibattito la necessità di istituire tornelli o barriere di accesso alle stazioni, per inibire a chiunque sia sprovvisto di titolo di viaggio di arrivare ai binari, dove ogni situazione, anche critica, si complica ulteriormente e incide sul diritto di circolazione degli altri utenti, nonché sul diritto alla salvaguardia ed incolumità di chi svolge un servizio pubblico".
n. t.