MONICA RASCHI
Cronaca

I volontari nel caos di Lampedusa: "Una massa di disperati mai vista"

Marco Gamberini, vicepresidente del Comitato Croce Rossa di Bologna, si trova sull’isola "I pullman vengono presi d’assalto, le persone vogliono andarsene e gli sbarchi non si fermano".

Migranti: caos a Lampedusa

Migliaia di migranti che attendono di salire sui pullman della Croce Rossa per essere trasportati ai porti di imbarco e andarsene da Lampedusa

Marco Gamberini, 55 anni, vicepresidente del Comitato Croce Rossa di Bologna, è uno dei volontari che si trova sull’isola a cercare di fronteggiare qualcosa di mai visto: fa la spola tra i porti di sbarco, ufficiali e non, carica i migranti, li conduce ai controlli, poi li riporta agli imbarchi, o in aeroporto, non appena ci sono i mezzi e le disposizioni di partenza dall’isola, ormai al collasso.

Dove si trova in questo momento (ore 13.40 di ieri)?

"Sono sul pullman, nel parcheggio dell’hotspot, in attesa di capire quando fare salire le persone e dove portarle".

Quanti sono?

"Centinaia, difficile contarli. E non posso scendere, non posso abbandonare il mezzo altrimenti entrano da tutte le parti: finestrini, portabagagli, si siedono al posto di guida. Appena mi dicono dove devo dirigermi cerchiamo di fare salire le persone. Partiamo con circa il doppio della capienza del mezzo: il viaggio è corto e occorre fare in fretta, come indicato dalle forze dell’ordine. Il fatto è che in questo momento gli imbarchi sono fermi".

Ha mai visto una situazione del genere?

"Sono nella Cri dal 1987 e in Italia non ho mai visto un flusso di migranti di queste dimensioni".

Ci sono situazioni di pericolo?

"C’è il problema di gestire l’enorme massa perché l’hotspot non ha questa capienza. Noi come volontari Cri siamo circa 80, ma più di così non si può fare. Almeno al momento".

Il cibo e l’acqua ci sono?

"Sì, non è un problema di risorse, ma di distribuzione. Un mezzo che trasportava il cibo è già stato preso d’assalto e i volontari si sono chiusi nella mensa: molto cibo è stato calpestato. Le persone che rischiano di più sono le donne, i bambini, le persone ferite. Poi le forze dell’ordine hanno riportato la calma, ma non è semplice mantenerla se i numeri restano questi".

In quali condizioni arrivano i migranti?

"Quelli che giungono dai Paesi del Mediterraneo stanno abbastanza bene, ma quelli che arrivano dall’Africa sub-sahariana sono distrutti: denutriti, sporchi, disperati".

Si capisce dove vogliono andare?

"No, personalmente non l’ho capito. Sono già contenti di essere fuggiti dall’Africa".

Secondo quanto può, potete, capire c’è la possibilità che gli sbarchi si fermino o almeno rallentino?

"No, solo il mare in burrasca può fermare i barchini. Niente altro".