Non lasciare la montagna abbandonata a sé stessa. La promessa l’hanno fatta in tanti, ma come ha spiegato ieri a Lizzano in Belvedere il viceministro alle infrastrutture e ai trasporti Galeazzo Bignami durante l’incontro "Emergenze e priorità territoriali" organizzato da Fratelli d’Italia, l’attuale governo ha intenzione di passare dalle parole ai fatti dando risposte concrete a tre annosi problemi: i collegamenti con la città, la riconversione degli edifici rurali e la seggiovia che mette in comunicazione l’Abetone con il Corno alle Scale. "Sono le imprese e le associazioni dei diversi settori – ha spiegato Bignami – a chiederci di risolvere la questione di un collegamento rapido tra la montagna e Bologna. Noi a nostra volta chiediamo alla Regione e ai Comuni di non avere un approccio ideologico sulle possibili soluzioni, ma di seguirci nel cammino che stiamo facendo. Noi non diciamo che la bretella Reno-Setta sia meglio dell’adeguamento della Porrettana perché l’abbiamo pensata noi, ma vogliamo sapere dai tecnici di Anas quale opera sia la migliore per poi realizzarla. Questo è quello che fanno le persone serie quando vogliono risolvere i problemi dei cittadini".
Anche sulla riconversione dei fienili o degli altri edifici rurali in strutture abitabili c’è la richiesta di superare i preconcetti: "Stiamo ragionando su come adeguare la legge 380 per sanare quei piccoli abusi edilizi che non impattano sull’ambiente. Allo stesso tempo è chiaro che conviene ristrutturare un edificio che già esiste piuttosto che costruire uno nuovo consumando altro suolo". Infine la realizzazione del collegamento tra la Doganaccia e il Lago Scaffaiolo. "Il sostegno che arriverà dal governo per questa opera è di 20 milioni di euro. Vorrei cogliere l’occasione per dire agli ambientalisti che l’uomo non è un ospite non gradito all’ambiente, ma che ne fa parte".
Massimo Selleri