MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

I sogni infranti delle due vittime. Lorenzo stava per diventare papà. Fabio, una vita tra viaggi e sport

Le storie spezzate di Cubello e Tosi: chi erano i dipendenti scomparsi nello scoppio di mercoledì alla Toyota Handling

Bologna, 25 ottobre 2024 – Sarebbe diventato papà di una bambina tra due mesi Lorenzo Cubello. E Fabio Tosi avrebbe continuato a girare il mondo, sempre mano nella mano con la sua amata compagna.

Alla fine, Fabio e Lorenzo avrebbero solo dovuto seguire il corso delle loro vite da poco più che trentenni, ma l’esplosione ha deciso per loro, strappandoli via dall’amore e dal futuro. Una tragedia che attanaglia i familiari dei due dipendenti morti sul lavoro.

A sinistra Lorenzo Cubello, morto a 37 anni nell’esplosione; a destra Fabio Tosi: è scomparso nello scoppio a 34 anni
A sinistra Lorenzo Cubello, morto a 37 anni nell’esplosione; a destra Fabio Tosi: è scomparso nello scoppio a 34 anni

"Non ha nemmeno avuto la soddisfazione di vedere sua figlia", piange a singhiozzi il papà di Lorenzo, Domenico Cubello, che ieri ha raggiunto il sito della Toyota Material Handling, parlando ai microfoni di Rai News 24. "Non ho ricevuto ancora nessuna chiamata dai dirigenti dell’azienda", tuona l’ex carabiniere in pensione.

Un dolore, questo, che unisce un padre a un figlio, che a sua volta stava per diventare padre. La compagna, con la quale Lorenzo viveva a Russi, nel Ravennate, è incinta di sette mesi. Il desiderio di diventare papà era incontenibile e Lorenzo era a un passo dal realizzare questo grande sogno: alla piccola avrebbe sicuramente insegnato la dote dell’altruismo e della dedizione per il lavoro, raccontandole anche della sua grande passione per il mare.

Il boato e poi il disastro, l'attività del sito di Bargellino è stata sospesa
Il boato e poi il disastro, l'attività del sito di Bargellino è stata sospesa

Tutti aneddoti che sarà il bambino della compagna di Lorenzo, da lui amato e cresciuto come fosse suo, a svelare alla sorellina, che dalle parole della famiglia capirà che uomo fosse suo padre, morto sul luogo di lavoro, dove lavorava come jolly nel reparto logistico.

Lo scorso 10 settembre Lorenzo aveva spento 37 candeline. Nato a Bologna nel 1987, Lorenzo amava il mare, smisuratamente: non è un caso, probabilmente, che l’amore lo abbia condotto nel Ravennate, più vicino alla costa.

"Era un ragazzo d’oro – si dispera l’amico di una vita, Paolo Frassinella –. Abbiamo giocato, riso e cantato insieme, facendo cose da ragazzi. Non lo meritava".

Il dolore si moltiplica perché le vite spezzate sono due: nell’esplosione è scomparso Fabio Tosi, vittima della tragedia. Trentaquattro anni spariti nell’esplosione nell’azienda in cui Fabio era team leader del reparto logistica.

Un ruolo che descrive perfettamente l’approccio del dipendente - più giovane di tre anni rispetto all’altra vittima - responsabile, rispettoso e maturo. Sempre con il sorriso sulle labbra, Fabio, bolognese come il collega, lascia un’impronta sul mondo fatta di sorrisi e bontà, perché tutti gli volevano bene.

Dopo il diploma all’istituto tecnico Aldini, la strada verso il mondo del lavoro l’aveva condotto fino allo stabilimento al Bargellino. "Sono stato io a insistere per farlo inserire in azienda, era il mio superiore – racconta con la voce rotta dal pianto il suo migliore amico –. Eravamo amici da quindici anni. Non doveva accadere".

A fare i conti con la perdita, la compagna con cui condivideva la vita, immortalata in foto e scatti postati sui social. Qui emergono i momenti felici della coppia e di Fabio, che amava il mondo dello sport, come il basket, il frisbee e lo scii; tanta curiosità per la scoperta di mondi lontani, dimostrata dai viaggi condivisi sui social, e il legame con i motori e le auto.

Due giovani che non potranno più continuare a scrivere il cammino della loro vita. È stata la tragedia sul luogo di lavoro a farlo per loro.