MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

I semi dell’uguaglianza in regalo: "È il momento di gesti concreti"

Raffaella Fuitem (Consorzio Selenella) e i germogli del Carlino per l’8 marzo: "Per le donne ancora tante difficoltà"

Le buste di semini che verranno regalate con il giornale l'8 marzo

Le buste di semini che verranno regalate con il giornale l'8 marzo

Fare fiorire emozioni, ma soprattutto seminare la parità di genere, ribadendo ancora una volta il no a qualsiasi tipo di discriminazione o violenza contro le donne. Venerdì, nella giornata internazionale della donna, il nostro quotidiano vuole che questo concetto arrivi forte e chiaro, anche attraverso un’iniziativa che regala ai lettori e alle lettrici un bustina contente alcuni semi di Astro Princesse Multicolor, per fare sbocciare i petali dell’uguaglianza.

Al fianco del progetto, c’è Selenella, consorzio con tante donne, imprenditrici e lavoratrici. Raffaella Fuitem, amministratrice e titolare di Fuitem & Orsini Fruttaexport srl, tra le aziende fondatrici di Selenella, che ne pensa dell’iniziativa?

"Si tratta di un contributo che rimane impresso. Tante piccole azioni, svolte proprio in questa giornata, possono colpire. Di parole ne abbiamo già sentite tante, ma abbiamo bisogno di segni concreti, che sono un modo diverso per farci pensare a questi aspetti".

Per la vostra azienda questo è pane quotidiano.

"La nostra struttura aziendale è esclusivamente femminile. Al timone, ci sono tre donne, che siamo io, mia sorella e mia madre. Contiamo dodici lavoratrici, e anche il nostro tecnico agronomo è donna, che è il nostro riferimento sulle aziende agricole, perché nella fase di produzione segue le realtà aziendali. Anche in questo caso, ci sono state delle difficoltà".

Cioè?

"Il mondo agricolo è prevalentemente maschile. La presenza dell’agronoma, all’inizio, ha provocato diffidenza. Ora, invece, il suo lavoro e il suo operato sono emersi ed è fondamentale, una guida molto seguita".

Qual è il vostro concetto di welfare?

"Abbiamo preso scelte interne, basandoci sull’importanza di essere donne e lavoratrici: la donna ha diritto alla propria indipendenza economica, sentendosi gratificata nel lavoro, ma deve avere spazio e tempo per prendersi cura di sé stessa o della famiglia. Per me è fondamentale che chi è anche madre, possa partecipare agli appuntamenti scolastici dei propri figli, per esempio".

Ha mai vissuto situazioni in cui non è stata presa in considerazione come imprenditrice?

"All’interno del Consorzio fortunatamente no. Siamo una delle aziende fondatrici: è sempre stato rispettato il nostro ruolo all’interno dell’organizzazione e in campo decisionale. Ma, volgendo il pensiero verso il mio lavoro aziendale, è purtroppo capitato. Mi sono sentita dire frasi come ’voglio parlare con il titolare’, pensando di dover parlare con un uomo".

Questo mostra che c’è ancora molto da fare.

"Nel nostro settore ortofrutticolo la rappresentanza femminile c’è, perché siamo l’80%. Abbiamo un ruolo importante, ma nel campo decisionale e apicale ancora manca: alla cernita o al confezionamento, la presenza femminile è preponderante; nella gestione aziendale e negli aspetti decisionali, invece, mi sento molto sola".

È fondamentale che le donne si sostengano a vicenda.

"Faccio parte dell’associazione nazionale ’Le donne dell’ortofrutta’, che venerdì svolgerà un evento proprio qui a Bologna. Raduniamo circa 140 donne del settore, mettendo in rete le nostre esperienze e anche i momenti di crisi: è molto stimolante".