REDAZIONE BOLOGNA

I salsamentari: "La tradizione vince sul turismo"

"La tradizione vince sempre". Davide Simoni, presidente della Mutua Salsamentari, risponde al telefono solo per messaggio, a fatica, mentre è...

"La tradizione vince sempre". Davide Simoni, presidente della Mutua Salsamentari, risponde al telefono solo per messaggio, a fatica, mentre è a lavoro. Tra un impegno e l’altro, tra un cliente e l’altro. I giorni subito prima delle Festività, come raccontato dalle associazioni di categoria, sono pregni di acquisti e vendite, di ordini e di cose da fare, di incombenze e di scadenze, mentre Simoni traccia un bilancio guardando al proprio comparto: "La tradizione vince davvero sempre, soprattutto per quanto riguarda i bolliti, gli zamponi, le bondiole, i cotechini, la salama da sugo. I prodotti da cuocere sono in trend positivo rispetto a quelli precotti", evidenzia il presidente dei salsamentari.

Natale all’insegna della tradizione. E all’insegna delle eccellenze locali che hanno fatto di Bologna un simbolo in Italia e nel mondo.

"Anche altri prodotti si mantengono tra i best seller: i tortellini, la mortadella, il Parmigiano su tutti, ma anche le lasagne al ragù, la salsa verde, i formaggi pregiati", continua. Simoni poi va un po’ in controtendenza rispetto a chi fa notare la costante presenza di visitatori in città: "Sicuramente vedo in netto calo il turismo: altro che overtourism –. commenta il presidente di Mutua Salsamentari –. Sono i bolognesi e gli italiani delle regioni vicine all’Emilia-Romagna che si godono il Quadrilatero, la corte commerciale più importante del centro Italia".

Bologna la Grassa, verrebbe da dire, a maggior ragione con pranzi e cenoni sullo sfondo dei prossimi giorni. A maggior ragione quando il freddo e l’appuntamento con le Feste entrano in maniera prepotente nel calendario di incontri e ritrovi in famiglia.

"Sì i turisti ci sono, ma in questi giorni sono una minoranza timida – conclude Simoni –: comprano sempre le nostre specialità, ma in questo periodo la fanno da padrone prodotti che i turisti non conoscono, perché non hanno la nostra cultura del pranzo di Natale. E bene così: i bolognesi sono affezionati alle tradizioni".

Francesco Moroni