REDAZIONE BOLOGNA

I ’Requiem’ nel tempo per la Quaresima

Tre concerti nella chiesa dei Ss Bartolomeo e Gaetano per mettere a confronto secoli e compositori diversi.

I ’Requiem’ nel tempo  per la Quaresima

I ’Requiem’ nel tempo per la Quaresima

Per consolidare il decimo anno di attività a Bologna, l’Associazione culturale ‘Messa in Musica’ raddoppia le sue iniziative. All’ormai tradizionale rassegna ’Avvento in Musica’ che precede il Natale, ecco ora affiancarsi ’Quaresima in Musica’, sempre sotto la direzione artistica di Antonio Ammaccapane e il coordinamento di Annalisa Lubich. Anche la formula è la medesima: accompagnare il particolare periodo liturgico con l’esecuzione di partiture più o meno note individuate su mille anni di musica sacra e basate sull’intonazione dei testi canonici della Messa cattolica. Per il percorso quaresimale, l’attenzione è stata diretta su un particolare sottoinsieme: quello della ’Missa defunctorum’, quella che si celebra in suffragio dei defunti, più nota in ambito musicale come ’Messa da requiem’, o più semplicemente ’Requiem’. Notissimo il monumentale ’Requiem’ di Verdi, oggetto lo scorso dicembre di una spettacolare esecuzione al PalaDozza per iniziativa di Bologna Festival; ma le medesime parole sono state intonate nei secoli anche in forma assai più dimessa, con finalità prettamente liturgiche, prima ancora che artistiche.

Tali sono le composizioni musicali presentate a coppie, in confronti ravvicinati, nell’arco di tre serate alla basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano (sotto le Due Torri), sempre alle 20,30 con ingresso a offerta libera.

Si comincia stasera, con la polifonia rinascimentale dello spagnolo Toma´s Luis de Victoria contrapposta a quella novecentesca del francese Maurice Duruflé. Le due ’Messe da Requiem’, distanti fra loro oltre tre secoli, saranno proposte dal coro ‘I cantori del volto’ e dal coro da camera ‘Vittore Veneziani’, concertati da Raffaele Giordani. Strettamente connessi e dipendenti l’uno dall’altro per motivazione spirituale e affinità artistica sono invece i ’Requiem’ di giovedì 16 marzo, a firma del francese Grabriel Fauré (1890) e dell’inglese John Rutter (1993), composti entrambi per onorare la memoria del padre defunto. La loro esecuzione è affidata ancora a ‘I cantori del volto’ ma accompagnati dall’orchestra ‘Alighieri’ di Ravenna, sotto la direzione di Stefano Sintoni. Ancor più ghiotta l’accoppiata di giovedì 23 marzo, che affianca il notissimo ’Requiem’ di Mozart (1791), con le sue avveniristiche visioni preromantiche, al misconosciuto ’Requiem’ del suo rivale artistico Salieri (1804), di alcuni anni più recente, ma espressione diretta della generazione precedente, stilisticamente italiano e di espressione classicistica. L’esecuzione sarà affidata in questo caso a un’orchestra diretta emanazione dell’Associazione Culturale ‘Messa in Musica’ e al concorso di tre cori con varia provenienza (‘Jacopo da Bologna’, ‘San Gregorio Magno’ di Ferrara e Coro lirico ‘Città di Faenza’), sotto la direzione di Antonio Ammaccapane.

Marco Beghelli