
I due sono stati beccati in un bar: a casa 320 grammi di droga e 9.000 euro
Come ti spaccio la famiglia, recita un film. O come spaccio in famiglia, si direbbe in Bolognina dopo l’arresto di due fratelli tunisini, di 42 e 50 anni, beccati dalla Polizia con oltre 300 grammi di cocaina e circa 9.000 euro in contanti.
Il blitz delle Squadra Mobile di Bologna è arrivato durante dei controlli nel quartiere a nord della stazione. I due fratelli infatti avrebbero utilizzato un bar in via Barbieri come base per lo spaccio. Tanto da nasconderci la cocaina in un contenitore per le caramelle. Solo che quel recipiente era all’interno della sala slot, nascosto dietro a una macchinetta. Dentro c’erano 13 dosi termosaldate di cocaina per un totale di 7 grammi. Ma come ci era finita lì la droga?
I poliziotti in borghese avevano visto entrare uno dei due fratelli dentro il bar con uno zaino nero, proprio nella sala slot, che in quel momento era vuota e con le luci spente. Il fratello invece era fuori dal bar e spacciava le dosi ad alcuni acquirenti. Uno spazio di vendita di stupefacenti che quindi era consuetudine. Così i poliziotti, dopo l’ennesima cessione dei familiari, hanno deciso di intervenire, entrando e fingendosi clienti. Il fratello più grande, classe ’75, è stato trovato in possesso di 710 euro divisi in banconote di piccolo taglio. Mentre per il più giovane in tasca un telefono e un mezzo di chiavi, stesse cose che aveva anche il compagno di spaccio. Allora la Polizia ha deciso di perquisire l’appartamento dove i due sono domiciliati, in via Stalingrado. Lì l’intero kit dedito allo spaccio: materiale per il confezionamento degli stupefacenti, bilancini di precisione, cellophane, buste con ritagli rotondi, circa 9.000 euro in contanti, nascosti in un trolley, e sei involucri di grosse dimensioni con dentro la cocaina per un totale di 320 grammi. Inoltre, ecco un altro telefono che risultava rubato ed è stato restituito al proprietario.
È emerso che il più grande, oltre all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria dopo un arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente avvenuto solo due mesi fa, risultava essere gravato da precedenti penali e di polizia per detenzione ai fini di spaccio, furto aggravato e immigrazione. Il fratello più giovane invece risultava avere a suo carico precedenti di polizia per reati inerenti l’immigrazione irregolare.
Così i due fratelli, tratti in arresto e, a seguito della convalida, sono finiti nei guai. Il più grande è finito in carcere, mentre il più piccolo, classe ’83, ha ricevuto il divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna.
Nicholas Masetti