Sono amministratore di sostegno di una persona disabile. Il 25 aprile Giovanna De Nardis festeggia i 30 anni di assistenza da parte di un gruppo di volontari di Baricella, che le ha reso possibile la sua permanenza a casa, evitandole la struttura. Le parole di Giovanna: "Ringrazio con grande affetto i volontari, che in questo lungo percorso mi sono stati vicino e con il loro impegno mi hanno fatto sentire parte di questa comunità”.
Diana Zanetti
risponde Beppe Boni
Il grande regalo che si può fare ad una persona disabile è non farla sentire esclusa dalla società, dalla comunità che la circonda. Un compito non facile, ma necessario perché consente di mantenere il senso di appartenenza. Bisogna sempre fare il possibile affinché le persone disabili possano restare vicine ai loro affetti, nella propria abitazione, circondate dal proprio mondo. Il ricovero in una struttura va preso in considerazione quando non ci sono altre possibilità o si rende inevitabile un’assistenza qualificata.
Gli amministratori di sostegno volontari sono persone a cui vanno riconosciute grande umanità e generosità. È un compito delicato che prevede di doversi dedicare con un impegno costante verso i disabili non solo dal punto di vista amministrativo. Per diventare un amministratore di sostegno volontario a Bologna è possibile seguire un percorso formativo gratuito offerto da enti come San Lazzaro Sociale e Istituzione Gian Franco Minguzzi. Il corso, previsto anche online, fornisce le competenze per svolgere l’incarico per conto del Tribunale di Bologna con cui ci si deve rapportare. È un’attività di volontariato puro, senza compensi, anche se è previsto un indennizzo in casi specifici. Non è per tutti, servono cuore e altruismo.
mail: beppe.boni@ilrestodelcarlino.it