Mettere al centro storie e prospettive diverse, con l’obiettivo di capire quali scenari si delineano per il mondo che verrà. È questa la missione della tredicesima edizione di InsolvenzFest che quest’anno esplorerà il legame tra ‘Debiti e memoria’. Da domani a domenica, quattro giorni di coinvolgenti dibattiti, affidati a esperti di diversi ambiti disciplinari per un’esplorazione a tutto tondo sulla natura sfaccettata dell’indebitamento e delle sue conseguenze. Promosso dall’Osservatorio sulle Crisi di Impresa, InsolvenzFest punta ad approfondire le sfide connesse alle diverse forme di deficit e ai modi in cui esse plasmano e influenzano società, economia e giurisprudenza. "La giurisprudenza ci insegna che il debito è spesso e volentieri un’azione che si protrae nel tempo, spesso, molto tempo. Ecco che questo implica l’importanza di essere in grado di ripercorrere passo dopo passo l’esperienza, esercizio in cui è necessaria la memoria" spiega Massimo Ferro, direttore scientifico del Festival e presidente di sezione della Corte di Cassazione.
"Ad oggi c’è un modo di comunicare, in un mondo di comunicazione, che appartiene principalmente ai giovani cittadini del domani. Diventa quindi fondamentale confrontarsi, guardando come si incrociano i debiti e i crediti, sociali e industriali" dice Giovanni Berti Arnoaldi Veli, referente del Patto per la Giustizia per il Comune. Il festival cade inoltre in un momento singolare. Da quanto emerge dagli studi condotti dall’Ordine dei commercialisti, in città è cresciuto il numero di persone che non riesce più a far fronte ai propri debiti. "Nel 2023 il nostro organismo ha aperto 173 procedure per sovra-indebitamento, a giugno di quest’anno erano già 106. Nel 65% dei casi sono liquidazioni controllate, ma aumentano le domande anche da parte di incapienti, famiglie e persone che hanno perso il lavoro. L’educazione finanziaria è importante, su questo fronte stiamo lavorando con un progetto che coinvolge le classi quarte e quinte delle superiori" spiega Enrica Piacquaddio, presidente dell’Ordine dei commercialisti. Silvia Villa, referente dell’organismo di composizione delle crisi dell’Ordine degli avvocati, conferma: "Anche il nostro sportello ha registrato un aumento netto delle procedure quest’anno, non solo per debiti standard ma anche per debiti voluttuari".
Alberto Biondi