Un viaggio nel passato tra i modelli che hanno fatto la storia, ma anche un percorso nel cuore della Motor Valley, per non trascurare le eccellenze emiliano-romagnole. "Auto e moto d’epoca", salone arrivato alla 40esima edizione, è pronto a portare le leggende del settore automobilistico alla Fiera di Bologna dal 27 al 29 ottobre, con un’anteprima il 26. Non più la tradizionale sede di Padova, dunque, ma l’epicentro del distretto dei motori. Questo perché, come sottolinea Mario Carlo Baccaglini (ceo di Intermeeting e responsabile della segreteria organizzativa dell’evento), "i nuovi spazi di BolognaFiere consentono di realizzare tutte le potenzialità del Classic". Sotto le Torri arrivano così oltre cinquemila espositori, in rappresentanza di più di 40 Paesi. A colpire è soprattutto la dimensione mastodontica della kermesse: 235mila metri quadrati, più del doppio rispetto all’allestimento padovano, distribuiti su undici padiglioni, di cui uno dedicato soltanto alle due ruote.
"Ci siamo incastrati perfettamente nel territorio, come il pezzo di un puzzle – prosegue Baccaglini –. Bologna ci ha imposto, a livello morale, di creare qualcosa di più grande, di alzare il livello. E il successo è incredibile". Tra le anteprime, spiccano così collezioni di modelli unici come una Ferrari 250 GT Spider California, una Ferrari 250 SWB, una De Tomaso Mangusta, una Iso Grifo, una Maserati Mistral Spider 3500cc e altro ancora. Gli appassionati di moto potranno ammirare invece un modello di Honda esposto in anteprima mondiale, con la partecipazione del pluripremiato Lucio Cecchinello Racing Team, e la storica 750 Honda K0, oltre a un focus sulla Bmw Motorrad per i 100 anni del brand e diversi esemplari dell’importante Collezione Battilani di Imola. E ancora la presenza delle più importanti collezioni museali al mondo, a partire dal Mauto (Museo nazionale dell’automobile), che a Bologna proseguirà i festeggiamenti per i 90 anni dalla fondazione esponendo otto auto della collezione.
Poi la Motor Valley come protagonista: Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati, Pagani e Dallara, insieme ai quattro autodromi Varano de’ Melegari, Modena, l’Enzo e Dino Ferrari di Imola e il Misano World Circuit Marco Simoncelli. "Siamo l’unica regione al mondo che porta il nome di una strada, con un distretto che conta 16mila imprese del settore e un indotto che dà lavoro a quasi 100mila persone – sottolinea il governatore Stefano Bonaccini –. Siamo onorati di avere a Bologna questo evento e l’auspicio è che possa stabilirsi qui in maniera fissa". Immediata la risposta di Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere. "È una nostra fiera e siamo entusiasti che arrivi qui in pianta stabile – puntualizza –. Per noi saranno giorni di grande passione, si respira già un clima di festa". Non da ultimi i più importanti marchi automobilistici, Club e Registri, l’Automobile Club Italiano e l’Aci Storico. Sempre tra passato, presente e futuro.