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I 100 anni del Righi: "Guardiamo al futuro"

Dal sindaco al Rettore, fino a Franz Campi: festa grande al liceo

I 100 anni del Righi: "Guardiamo al futuro"

"Una scuola orgogliosa della sua tradizione, ma che guarda al futuro, che abbraccia sapere umanistico e scientifico ed è consapevole della globalità dei suoi ragazzi". È seguendo questa visione che, dopo un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di guerra e l’inno d’Italia, la dirigente del liceo scientifico Augusto Righi Angela Rita Iovino ha dato il via alle celebrazioni del centenario del liceo nato nel 1923, dopo la firma di un decreto di Vittorio Emanuele III e Giovanni Gentile.

Secondo il sindaco Matteo Lepore, "abbiamo dei ragazzi curiosi, che vogliono risolvere le loro paure e che vogliono conoscere il mondo". Lepore ha ricordato la compianta Miriam Ridolfi, ex preside del Righi e assessora che ha coordinato i soccorsi del 2 agosto ’80, definendola "una figura che incarna lo spirito di questa scuola e della città". Il rettore dell’Alma Mater e anche ex alunno del Righi, Giovanni Molari, ha invitato i ragazzi tra i banchi a "coltivare i propri interessi e le proprie amicizie, che vi porterete dietro per sempre e che vi permetteranno di uscire dalle situazioni critiche". "Un Liceo – dice Daniele Ruscigno, delegato alla Scuola della Città Metropolitana – che è una grande palestra che ci porta verso un nuovo umanesimo".

Sono intervenuti anche i due professori dell’Alma Mater Andrea Cimatti e Rita Monticelli sul tema delle cosiddette ‘due culture’. "Non abbiamo bisogno di pseudoscienza per stimolare gli studenti – dice Cimatti –, abbiamo bisogno di riunirli insieme ai cittadini e alle istituzioni, in un tavolo che scriva una serie di obiettivi da raggiungere". "Tra discipline umanistiche e scientifiche c’è una barriera fittizia. Stare insieme a scuola è un esercizio di elaborazione di pensiero critico, di una testimonianza che le due culture possono coesistere", afferma Monticelli.

Erano presenti anche Giovanni Francesco Adamo, comandante dell’Istituto scienze militari aeronautiche, Stefano Versari, direttore Ufficio scolastico regionale, e monsignor Giovanni Silvagni, che ha portato i saluti del cardinale Zuppi.

Il professore di storia dell’Unibo, Tito Menzani, e il cantante Franz Campi hanno presentato il saggio sulla storia del Righi, che verrà mostrato il 15 dicembre al Teatro Celebrazioni. L’inaugurazione dei festeggiamenti del centenario si è chiusa con il ricordo del primo giorno al Righi, nel 1958, dell’ex preside Salvatore Caudarella, e il messaggio di Luca, uno dei rappresentanti degli studenti.

Giovanni Di Caprio