di Lara Maria Ferrari
REGGIO EMILIA
Holyart, l’e-commerce di articoli religiosi numero uno in Europa e nel mondo, con 800mila clienti in 160 Paesi, ha realizzato un nuovissimo polo logistico accanto alla stazione ferroviaria di Calatrava a Reggio Emilia. Sesta struttura nella storia dell’azienda, ha richiesto un investimento di 18 milioni di euro ed è realizzata dalla società Vailog per rispecchiare le due anime di Holyart, religiosa e innovativa. Holyart conta adesso su 10mila metri quadrati per preparare e diffondere ovunque oggetti di arte sacra cattolica: "Incredibile l’espansione che stiamo vivendo, se pensiamo ai due garage da cui eravamo partiti", dichiara Stefano Zanni, co–founder e Ceo, per spiegare l’evoluzione di un marchio che sfoggia una capacità distributiva più che raddoppiata. "La cosa bella di questo lavoro è che è la fede che ci spinge a farlo", aggiunge Gabriele Guatteri, co-founder.
Sassolesi, hanno trovato a Reggio Emilia il quartier generale da cui far decollare il loro sogno, ed esaudirne milioni nel mondo. Nel nuovo magazzino semiautomatizzato, confezionamento e spedizione dei pacchi passano da 2mila a 5mila al giorno, un motore distributivo che permette di pensare in grande, e vedere in prospettiva il fatturato crescere, dagli attuali 22 milioni di euro – registrato a fine 2022 - fino a 50 milioni. "All’inaugurazione, nella vasta area comune del complesso progettato dall’architetto Mattia Parmiggiani, alla presenza dei dipendenti e delle loro famiglie, l’arcivescovo di Reggio Emilia e Guastalla monsignor Giacomo Morandi ha celebrato Messa. L’immenso catalogo Holyart proviene da una missione aziendale che intercetta quella personale, ammette Zanni, riassumibile nel motto "Vogliamo fare il bene, vogliamo farlo bene". Articoli religiosi, prodotti per i monasteri, accessori per la liturgia, prodotti consumabili, occasioni speciali e il Natale, che naturalmente qui e nel mondo diffuso Holyart, da Montpellier a Cleveland, Ohio, è atteso trepidamente. Ce lo comunica una statua di Santa Claus, attaccata a un display per il countdown dei giorni che ci separano dal 25 dicembre.
Il nostro occhio cade su una statua di legno di San Padre Pio da Pietrelcina dipinta, richiestissima, ma c’è anche il cero per altare in cera d’api, un Benedizionale, un’Ultima Cena di 30 cm e una statuina di San Michele Arcangelo di 18 cm. Angeli e santi ‘tascabili’. Qui dentro, fra l’aura di sacralità che lo circonda e l’oggetto, sta lo spirito di Holyart, a nostro avviso. K., dal Sud America, lo coglie pienamente: "La situazione in Venezuela ci impedisce di avere abbastanza farina per preparare le ostie. Anche se per voi è qualcosa di normale, ricevere le ostie in Venezuela porta una gioia immensa alle persone che le potranno utilizzare".