REDAZIONE BOLOGNA

"Ho esordito in un club di Harlem, unico bianco sul palco"

Esce il 4 giugno il disco ’Easy 17’. "Nel mio primo album due ospiti d’eccezione come Fabrizio Bosso e Roberta Gentile"

Ci vuole una esatta miscela di sfrontatezza adolescenziale e consapevolezza delle proprie capacità per salire sul palco di un club nascosto tra le vie di Harlem per improvvisare con la band residente. Essendo l’unico bianco presente nel locale. Passa anche per queste vie la carriera del giovanissimo pianista bolognese Francesco Cavestri, appena diciassette anni, un discreta esperienza dal vivo e un album d’esordio, in uscita il 4 giugno, con ospiti prestigiosi.

Cavestri, come si è ritrovato in quel jazz club di Harlem?

"Il Groove Club è uno di quei posti fuori dalle abituali rotte turistiche, molto famoso tra gli appassionati di jazz. Per me era come confrontarmi con il mito".

Cosa è successo?

"In quel club c’è una band di grandi strumentisti che accoglie sul palco chi vuole provare a improvvisare con loro. Il chitarrista parte con un riff e tu devi seguirlo. Se la cosa funziona arrivi alla fine del brano, altrimenti gli altri musicisti si fermano e ti ritrovi immerso nel silenzio. Significa che hai fallito e devi andare subito via. Quella sera il chitarrista ha accennato Purple Rain dI Prince, io l’ho assecondato improvvisando al piano e sono stato travolto dagli applausi. Credo anche perché ho suscitato tenerezza. Un ragazzino di 15 anni, unico bianco presente…".

Una determinazione che ha messo nel suo album d’esordio ’Early 17’?

"Ho immaginato questo disco come un piccolo manifesto sonoro dei miei sogni ma anche come omaggio alle tante fonti di ispirazione. Io suono jazz, ma amo moltissimo tutte le altre forme di espressione della cultura sonora afro americana, ad iniziare dall’hip hop".

Colpisce la presenza di Fabrizio Bosso e Roberta Gentile.

"Due incontri inaspettati che si sono tramutati in una collaborazione impensabile quando, con il produttore Massimo Tagliata, abbiamo iniziato a progettare il disco. Fabrizio Bosso l’ho conosciuto dopo un suo concerto al Bravo Caffè, gli ho parlato della mia idea di un lavoro che superasse i confini tradizionali del jazz, mi ha chiesto di inviargli dei provini e ha subito accettato suonando con me in due canzoni. Roberta Gentile è una delle cantanti più richieste del momento. È di origine italiana, vive da anni in Inghilterra e ha cantato in vari tour con gli Incognito. Le ho fatto avere via social del mio materiale dal vivo al Bravo. E così si è ritrovata nel mio disco".

Pierfrancesco Pacoda