
Pizzabo
Bologna, 21 maggio 2015 - Hanno stregato gli alemanni e ora vanno alla conquista dei romani. Pizzabo, startup bolognese attiva dal 2009 nel settore delle consegne di cibo a domicilio, debutta oggi a Roma con un nuovo nome. Si chiamerà ‘HelloFood’, inevitabile metamorfosi di una startup che, passata a febbraio con un’acquisizione milionaria sotto il colosso tedesco di e-commerce Rocket Internet, ha espanso i suoi orizzonti, culinari (non solo pizza) e geografici.
Merito di Christian Sarcuni e Livio Lifranchi, classe ‘86, venuti a Bologna da Matera per l’università e fondatori di questa realtà che oggi raccoglie 5mila ordini al giorno. Un altro romanzo di successo nel filone dei fuorisede.
Sarcuni, il vostro è il classico caso in cui si può dire che il successo vi ha cambiato, almeno nel nome.
«Quello, sicuramente. Ci siamo proiettati in un progetto molto più ambizioso. Basti pensare che a febbraio, dopo l’exit (la vendita al colosso tedesco, ndr), eravamo in nove, mentre adesso siamo in 37, tutti a tempo indeterminato e rigorosamente under 30».
Cambia anche il sito web. Sa che i vostri clienti più affezionati storceranno il naso?
«Sì, ma il sito di Pizzabo continuerà a funzionare. Il passaggio sarà un processo lento e graduale. Oltretutto, il sito di HelloFood è quasi identico all’altro».
Funziona sempre allo stesso modo?
«Certo. Basta inserire il proprio indirizzo, scegliere il locale preferito da una selezione che guarda alla qualità e ai giudizi dei clienti. Si prenota dal sito e si può pagare online».
Siete l’esempio di giovani che non scappano ma creano occupazione.
«Sì, è un motivo di grande soddisfazione. Abbiamo appena concluso una prima fase di assunzioni selvagge e più avanti ne faremo altre».
Dopo Roma, dove volete arrivare?
«Siamo già presenti anche a Pisa, Ferrara, Padova, Parma e Milano e puntiamo a raggiungere Genova, Torino e Napoli».