Bologna, 17 ottobre 2023 – “Per Halloween assumeremo un provvedimento che riguarda la gestione di piazza Aldrovandi: ne limiteremo l’accesso. Troppa gente mette in discussione la salute di chi dorme ma anche dei ragazzi che la frequentano. Limiteremo l’accesso a un numero di persone, non poche, come facciamo con il cinema in piazza e il Capodanno. Assieme ai commercianti gestiremo l’afflusso: non ci sarà la consumazione obbligatoria ma un contapersone. E ci saranno navette che diano la possibilità di andare anche nei locali fuori dal centro storico. Questo è il primo esempio di collaborazione tra noi, i commercianti e i cittadini”.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, risponde così ai timori dei residenti sulla notte tra martedì 31 ottobre e mercoledì 1 novembre, quando, specie in zona universitaria, si attendono fiumi di persone. Il primo cittadino ha parlato ieri sera nel Salotto di Patrizia Finucci Gallo, che si è tenuto all’hotel il Guercino, in via Serra, e al quale ha partecipato anche il Questore Isabella Fusiello, che ha ribadito l’impegno giornaliero della Polizia di Stato nella lotta alla droga, alle violenze e ai piccoli reati in genere. "Noi teniamo la guardia alta, e stiamo lavorando con amministrazione, cittadini e comitati – spiega Fusiello -. Il nostro lavoro è a 360 gradi, non solo contrasto allo spaccio, ma anche il controllo degli esercizi pubblici, che nei giorni scorsi ha portato ad alcune chiusure temporanee. Riteniamo tale misura efficace e, quando serve, è giusto applicarla”.
Ma niente stop all’alcol
L’altro giorno, i comitati avevano ancora una volta ventilato cause legali contro l’amministrazione che non tutela il loro sonno. In particolare Giuseppe Sisti (Assopetroni) aveva riconosciuto all’amministrazione il merito “della stretta sugli orari dei locali e delle sanzioni amministrative elevate”, chiedendo però un’ulteriore stretta, anche in vista di Halloween, “un momento delicato, di crisi”. “Va vietato il consumo di alcol per strada – aveva chiesto Sisti –. Capisco che sia una misura difficile da fare digerire, ma troppa gente vaga con bottiglie di tutti i tipi in mano. Noi, come 15 comitati, abbiamo fatto due diffide al Comune, tra giugno e luglio, ci dispiace non abbiano risposto. Se ci tirano per i capelli, saremo costretti alle cause”.
Il divieto di vendita degli alcolici per strada, però, al momento resta nel cassetto: secondo l’amministrazione si tratta di una misura che è quasi impossibile da controllare e che, dunque, si rivelerebbe poco efficace. "Chiediamo un’azione preventiva di comunicazione e di controllo da parte di street tutor e Polizia municipale”, l’altra richiesta di Otello Ciavatti, portavoce del comitato di piazza Verdi.
Secondo lui, la ‘malamovida’ in questi mesi è davvero peggiorata: “La situazione in Piazza Aldrovandi, piazza Verdi e piazza Santo Stefano fino alle 3 di notte è preoccupante – dice – . Occorre stabilire delle regole, ma vediamo pochi risultati concreti”.
Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp del Carlino clicca qui