ANDREA BONZI
Cronaca

Guerriglia a Bologna, Bignami: “Grave errore esporre la bandiera palestinese. Il sindaco divide la città”

Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia: “È irricevibile che il Comune accusi la comunità ebraica di strumentalizzare le sue posizioni”

Bologna, 13 gennaio 2025 – “Accusare la comunità ebraica di strumentalizzare un attacco subìto, come ha fatto il sindaco Matteo Lepore, è molto grave, irricevibile, considerata la storia e il rispetto che le si deve. La bandiera palestinese dal balcone di Palazzo D’Accursio non andava neanche esposta, così si divide la comunità, non la si unisce. E la questione mediorientale non può essere affidata alle tifoserie opposte”. Galeazzo Bignami, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, va giù duro contro l’esposizione del vessillo della Palestina fuori dal palazzo comunale. Un segnale politico difeso, anche oggi in Consiglio comunale dal primo cittadino bolognese.

Galeazzo Bignami, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, va giù duro contro l’esposizione del vessillo della Palestina fuori dal palazzo comunale
Galeazzo Bignami, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, va giù duro contro l’esposizione del vessillo della Palestina fuori dal palazzo comunale

Capogruppo Bignami, negli scontri di sabato c’è una saldatura inedita tra giovani di seconda generazione, spesso minorenni, collettivi e anarchici. Un mix particolarmente esplosivo...

“Questi soggetti, inquinati ideologicamente, fanno fronte comune contro le forze dell’ordine, che, nonostante l’aggressione, hanno mantenuto una professionalità encomiabile e che vanno elogiate. Si tratta degli stessi gruppi che, al Pincio, qualche settimana fa, hanno causato il ferimento di agenti, in un corteo ’anti-fascista’ a cui ha partecipato anche la vicesindaca di Bologna. La mancanza di una condanna unanime e non condizionata in queste occasioni rischia di minare quell’unità nei confronti delle forze dell’ordine che è presupposto per operare in assoluta efficienza. Detto ciò, quello di Bologna non è stato un corteo politico, ma una deliberata e organizzata aggressione al commissariato di via del Pratello e alla Sinagoga di via de’ Gombruti”.

La comunità ebraica ha lanciato l’allarme antisemitismo. Si riaffaccia un fantasma che si credeva sepolto?

“Un conto è criticare le politiche di Netanyahu, come è legittimo fare con qualsiasi governo; un altro è mettere in dubbio l’esistenza dello Stato di Israele. Quest’ultima minaccia è inaccettabile, perché rende potenziali obiettivi tutti coloro che sono di fede ebraica. Per questo, servirebbe intelligenza, anche da parte dell’amministrazione, per capire che si sta scherzando con il fuoco”.

C’è un rischio banlieue sotto le Due Torri?

“C’è un forte disagio nelle periferie, sottovalutato e che qualcuno cerca di nascondere sotto un’idea di integrazione che, in realtà, è emarginazione”.

Che cosa intende?

“Concentrare in determinate zone le nuove assegnazioni di case popolari, significa creare dei ghetti al contrario. L’integrazione deve invece partire dall’accettazione di valori e costumi che fanno parte della storia del nostro Paese”.

Il fatto che la cittadinanza italiana arrivi al compimento del diciottesimo anno d’età per i figli di stranieri non è un problema?

“Il problema non è la cittadinanza, che si può avere non appena maggiorenni, il problema è la condivisione dei valori, come libertà, democrazia e rispetto degli altri, a partire dall’accettazione della donna in piena parità di diritti, contenuta nell’articolo 3 della nostra Costituzione, ma non accettata da tutti”.