"Fare squadra, per proteggere il territorio da infiltrazioni e illegalità". Il generale di divisione Ivano Maccani, comandante regionale della Guardia di Finanza, sa che la sinergia con istituzioni pubbliche e cittadini è la migliore strada per tutelare l’Emilia-Romagna dalle mafie. E oggi, giorno in cui Bologna festeggia il 250esimo ‘compleanno’ delle Fiamme Gialle, Maccani traccia un bilancio di questo lavoro, partendo dal protocollo a tutela dell’economia legale e dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna, siglato un anno e mezzo fa, con 47 realtà del territorio, tra associazioni di categoria, sindacati, università, aziende sanitarie ed enti pubblici.
Generale, questa rete, un unicum a livello nazionale, che frutti ha raccolto?
"Solo a titolo esemplificativo, le 23 misure cautelari eseguite nei confronti di soggetti legati alle ’ndrine radicati in Romagna. In questo anno e mezzo, le segnalazioni arrivate alla nostra ‘cabina di regia’ al comando regionale sono state 38, tutte importanti, di cui 13 hanno già evidenziato profili di illegalità legati a criminalità organizzata di stampo mafioso".
L’unione fa la forza.
"Esattamente. Le realtà che hanno siglato questo protocollo pilota sono ‘sentinelle sul territorio’, capaci di intercettare subito anomalie nel tessuto economico locale. E questa sensibilità, anche nel caso dei finanziamenti del Pnrr o per la ricostruzione post alluvione (per cui il generale è referente del commissario Figliuolo anche per Marche e Toscana, ndr), è fondamentale per intervenire in maniera preventiva, prima che le mafie mettano radici".
A proposito del Pnrr: i finanziamenti sono sorvegliati speciali.
"Non solo abbiamo siglato 48 protocolli ad hoc con 180 enti territoriali, ma abbiamo anche stilato appositi vademecum al fine di rendere più efficace e omogenea l’attività ispettiva, con attenzione ai bandi e alle catene di appalto, di cui ogni attore viene capillarmente controllato. In questo contesto, abbiamo intercettato frodi per 6 milioni, su 150 milioni di contributi stanziati, e ulteriori 13 milioni di euro stanziati a compensazione di crediti inesistenti o non spettanti (su 230 milioni controllati)".
A maggio 2023 l’Emilia-Romagna è stata segnata dal disastro dell’alluvione. I suoi uomini sono stati in prima linea nei soccorsi. E ora, nei controlli.
"I finanzieri, nell’immediatezza della tragedia, hanno soccorso 986 persone in pericolo. E oggi siamo impegnati, con tre team attivi, a garantire che i ristori arrivino alle vittime, che negli interventi di ricostruzione non si insinuino soggetti a rischio. Anche in questo caso, incrociando informazioni e dati, ma anche basandoci sulla grande conoscenza del territorio di enti e associazioni di categoria con cui collaboriamo".
Il core businnes della Finanza è anche rappresentato dalla lotta all’evasione fiscale, alla contraffazione e al lavoro nero. Come sta la regione?
"In quest’ultimo anno e mezzo abbiamo recuperato a tassazione un miliardo e 431.595 euro, individuando 425 evasori totali e 3.936 lavoratori in nero, solo per citare qualche numero. Sul fronte della tutela del made in Italy abbiamo sequestrato due milioni di prodotti contraffatti o pericolosi per la salute".