Bologna, 1 settembre 2021 - Saranno i pedagogisti comunali a controllare ogni giorno, con la app Verifica C19 (per intenderci quella impiegata ora dalle scuole), il possesso dovuto del Green pass di educatori, maestre e dade dei nidi e delle materne comunali che accoglieranno 8mila piccolini dalla prossima settimana. O meglio: i nidi, dall’8 settembre; le materne, dal 6 settembre.
Ma non solo: da norma, per rendere valido il passaporto verde, i non vaccinati devono, per forza, sottoporsi al tampone ogni due giorni, a meno di essere ‘fragili’ con certificato medico. Costo dell’operazione a carico del lavoratore. Il Comune non sgancia un euro. Comincia a prendere forma il nuovo anno scolastico comunale. Un perimetro, con molte incognite, illustrato dal Comune ai sindacati.
"Occorre una linea più chiara, troppe incertezze", osserva Kevin Ponzuoli della Cisl Fp. "È un momento di attesa", puntualizza Glady Ghini dell’Fp Cgil. "Troppe questioni in sospeso – per Susi Bagni dell’Flc Cgil –. I gestori dei servizi 0-6anni sono in difficoltà". Bagni poi, tra i mille problemi, evidenzia quello dei lavoratori che, "per questioni burocratiche, non riescono a scaricare il Green pass, come faranno?" Di certo c’è che il meccanismo delle ‘bolle’ rimane uguale a quello dello scorso anno. Le bolle della materna contano 25 bimbi, quelle dei nidi, a seconda dell’età, da 15 a 23. Novità 2021: niente triage all’ingresso. I genitori dovranno misurare la temperatura dei figli a casa. Immancabile il gel a scuola.
Educatrici, maestre e dade con Green pass e con mascherine; bambini, no: l’obbligo è dai 6 anni. Confermati: il potenziamento con le cooperative per le pulizie, le educatrici delle cooperative sulle materne e un part time comunale per ogni sezione di nido per la chiusura.
Ripristinata l’indennità oraria per le dade dei nidi. I buchi neri: quello assoluto è il Green pass o meglio la sua gestione. Il primo nodo che solo Roma può sciogliere (la Regione ha già chiesto chiarimento) riguarda gli esterni che entrano nelle scuole: dagli scodellatori agli educatori delle cooperative fino ai tecnici dei Global. Green pass sì o no? La norma è ambigua: il Miur ipotizza un’applicazione estensiva, quindi a chiunque varchi un portone scolastico. Se, però, non è nero su bianco, questo può creare conflitti anche legali.
Altro buco nero: la nuova piattaforma-verifica Green pass cui lavorano i ministeri dell’Istruzione e della Salute con il Garante della Privacy. Il nuovo meccanismo viaggia sul cervellone del Miur: senza dover scansionare ogni Green pass, la schermata darà subito semaforo verde o rosso poiché l’informazione arriva dalla Salute.
Il Garante ha piantato due paletti: le scuole "si limiteranno a verificare il mero possesso della certificazione verde Covid-19". Inoltre, questa "dovrà essere effettuata quotidianamente prima dell’accesso dei lavoratori in sede e dovrà riguardare solo il personale" in servizio. Il Comune è escluso dalla partita: la nuova piattaforma è riservata alle sole scuole statali. Per questo l’Anci ha chiesto al Miur di poter usufruirne. Si attendono risposte. Siamo agli sgoccioli.