Bologna, 22 luglio 2021 - Oltre tremila prenotazioni per la vaccinazione anti Covid effettuate dai bolognesi nel giro di pochi giorni. Sarà che c’è il pericolo che il green pass venga richiesto per entrare un po’ ovunque, sarà che c’è voglia di mettersi alle spalle il devastante virus e le sue pericolose varianti, sarà che c’è il timore di nuovi lockdown: qualunque sia la ragione i cittadini stanno rispondendo a migliaia agli appelli delle autorità sanitarie alla vaccinazione.
Infatti sono 18.485 i cittadini che si sono prenotati, nell’ultima settimana, per la prima dose vaccinale: prima erano 15.428. A Bologna e provincia sono 541.304 le prime vaccinazioni già effettuate e 409.674 le seconde dal Vaccine Day (i dati arrivano fino alla giornata di martedì): in totale 950.978. Per quanto riguarda i nuovi contagi, Bologna mantiene la media degli ultimi giorni: quelli comunicati dall’Ausl relativi a ieri sono 42, il giorno prima erano 45. Di questi 42 nuovi contagiati (l’età media è intorno ai 30 anni), in 35 hanno effettuato il tampone in quanto avevano sintomi che potevano essere associati a una infezione da Covid, mentre due casi sono stati individuati attraverso le attività di contact-tracing, un caso è stato scoperto attraverso i test che vengono effettuati prima di ogni ricovero ospedaliero e per altri quattro i medici della Sanità pubblica stanno proseguendo con le indagini epidemiologiche per capire l’origine del contagio.
Prenotazione vaccino covid Bologna: riaperta per la fascia 20 - 59 anni
Di questi 42 nuovi casi, la metà è frutto di una trasmissione in presenza di un focolaio, i restando vengono considerati sporadici. Da sottolineare che per tre contagi è stata appurata la provenienza estera, mentre in un caso la persona è stata infettata in un’altra regione italiana. Solo tre le persone ricoverate ieri in terapia intensiva a Bologna, una in meno di martedì.
Intanto il personale sanitario sospeso dalle Ausl (Bologna compresa) in quanto non ancora vaccinato, non sarà riammesso al lavoro, almeno al momento. Infatti dopo i ricorsi presentati, i giudici amministrativi dell’Emilia Romagna si sono limitati a rinviare l’esame della questione all’udienza di merito, che peraltro non è ancora stata fissata.
L’Azienda Usl di Bologna ha nel mirino almeno 30 sanitari che non hanno ottemperato all’obbligo di legge che prevede la vaccinazione. Diversi di questi trenta sono già stati bloccati e lo saranno fino alla fine dell’anno, senza stipendio e contributi previdenziali, sempre che non cambino idea e provvedano all’immunizzazione, allora saranno reintegrati in quelle che sono le loro funzioni originali. Al personale che non si può vaccinare per comprovate ragioni di salute, verranno affidate mansioni che non li vedano a contatto diretto con pubblico e soggetti fragili.