ALICE PAVAROTTI
Cronaca

’Grazie per la domanda’: dai social al palco per capire come stiamo

Al Celebrazioni Pierluca Mariti, in arte ’piuttosto-che’, porta il suo nuovo monologo comico "Un tocco leggero sulla realtà".

Pierluca Mariti (piuttosto-che) stasera al Celebrazioni, data sold out

Pierluca Mariti (piuttosto-che) stasera al Celebrazioni, data sold out

Un racconto intimo e personale, che svela sfaccettature diverse da quelle che Pierluca Mariti, in arte piuttosto_che, condivide ogni giorno sui social. La comicità rimane la protagonista, ma questa volta diventa il mezzo per affrontare temi più delicati. Mariti torna a teatro con il suo nuovo spettacolo ’Grazie per la domanda’, in scena al Teatro Celebrazioni di via Saragozza stasera alle 21, in una data già sold out con una replica fissata per il 9 ottobre, le cui vendite si aprono oggi stesso.

Pierluca Mariti, lei ha intitolato il suo monologo ’Grazie per la domanda’: qual è la domanda che le fa più piacere ricevere?

"’Qual è il suo iban?’. Scherzo, ovviamente! Credo che la domanda che preferisco, se fatta con sentimento, sia ’Come stai?’. È proprio da qui che prende vita il mio spettacolo, mi chiedo come sto e presto ascolto ai miei sentimenti".

In questo spettacolo porta sfaccettature di lei diverse da quelle che mostra sui social?

"Sicuramente sì, affronto tematiche più personali che mi sento di affidare ad un pubblico dal vivo. In teatro si crea un rapporto bidirezionale e mi sento più libero di esprimermi".

Anche se affronta temi più complessi, il taglio è sempre molto ironico.

"Certo, si ride tantissimo, lo spettacolo è tutto comico. La mia idea di ironia è riuscire a offrire uno sguardo più leggero sulla realtà, anche trattando temi meno semplici. Tutto si può esorcizzare".

Per esempio?

"Parlo di salute mentale, terapia e della mia difficoltà a dire di no: nella nostra società dell’immagine cerchiamo di accontentare tutti, dimenticando di ascoltarci".

Lei è stato giurista, poi manager in una multinazionale, e oggi è comico a tempo pieno: possiamo finalmente sfatare l’idea che cambiare strada sia impossibile?

"Spero di poter ispirare qualcuno a non darsi mai per spacciato: cambiare fa paura ed è estremamente impegnativo, ma credo sia la parte dell’esistenza che ci tiene vivi".

C’è un comico che l’ha ispirata?

"Michela Giraud: l’ho conosciuta personalmente in un workshop e il suo approccio sincero mi ha fatto capire definitivamente che la stand up comedy sarebbe stata la mia strada".

Il suo sketch più divertente?

"A un certo punto dello spettacolo leggo alcuni miei temi delle scuole medie, e ce n’è uno che fa sempre scoppiare a ridere il pubblico. Non so perché, ma quando mi chiesero di scrivere un tema sull’adolescenza, io mi lanciai in una esilarante paternale sulle droghe".

Cosa spera che il pubblico porti con sé a fine spettacolo?

"Oltre a un senso di leggerezza, mi auguro che resti la consapevolezza dell’importanza di fermarsi, di ritagliarsi tempo per sé stessi e per ciò che si ama davvero".

Alice Pavarotti