FEDERICO DEL PRETE
Cronaca

Grandine Bologna, riapre un solo nido. Piazzola, Comune pronto a un incontro

Roselle al Savena riapre le porte ai bimbi, restano chiusi il Trottola e il Follereau, dove i danni sono molto più gravi

Lo stato del mercato della Piazzola dopo il passaggio della tempesta

Bologna, 24 giugno 2019 – Il sole che splende anche troppo caldo non cancella né il ricordo né gli ingenti danni causati della grandinata di sabato pomeriggioDelle tre scuole comunali rimaste chiuse oggi, domani (martedì 25) riaprirà soltanto il nido Roselle di via Roselle. Nel nido Trottola di via Bombicci si sono rotti alcuni vetri e staccati dei pannelli interni; nella scuola d’infanzia Follereau di viale Felsina la situazione è ancora più serie e i lavori per il ripristino richiederanno tempi lunghi.

La vicesindaco con delega alla scuola, Marilena Pillati, sta valutando insieme all’Istituzione Educazione e Scuola (Ies) una soluzione alternativa da offrire alle famiglie dei bambini per gli ultimi giorni di attività (le scuole d’infanzia sono infatti aperte fino a venerdì 28 giugno), mentre sarà comunicata nelle prossime ore la sede del centro estivo che avrebbe dovuto essere ospitato alle Follereau. 

Il Comune chiede con froza alla Regione di attivare stato di emergenza - come già annunciato da viale Aldo Moro - e apre alla richiesta degli ambulanti della Piazzola, anche se frena sulla richiesta di sgravi fiscali. Nel mercato di piazza VIII Agosto, infatti, sabato pomeriggio si sono vissuti attimi di paura. Stand devastati, banchi scoperchiati, un fiume di acqua che si è rapidamente formato soprattutto nell’area vicino alla Montagnola, quintali di merce da buttare. 

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Le prime stime parlano di migliaia di euro di danni (FOTO), ma un conto più preciso verrà ultimato nei prossimi giorni. Intanto, i commercianti hanno già preparato una lettera per l’assessore al Commercio, Alberto Aitini, con foto e video per rendicontare il disastro. «La tempesta ha causato danni ingenti, avevamo l’acqua ai polpacci e siamo tutti scoraggiati e avviliti», scrivono gli ambulanti: «Non finiva più, eravamo tutti attaccati ai nostri ombrelloni, che si sventravano uno a uno. Guardavamo i nostri vicini, senza poterli aiutare: una cosa spaventosa».

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L’allarme, adesso, è su come ripartire: «La situazione è tragica, come faremo a riacquistare attrezzature e soprattutto le merci? I tempi in cui avevamo il ‘gruzzoletto’ da parte non ci sono più, di fronte alle tasse, alla Cosap e alla concorrenza delle grandi catene che vendono tutto a prezzi bassissimi».

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Per questo, la Piazzola chiede un aiuto economico a Palazzo d’Accursio: «Se potesse essere possibile, sarebbe un balsamo per noi». A partire «dall’annullamento delle multe e dei giorni di sospensione» fino «a uno sconto di almeno il 50% sulla Cosap», la tassa di occupazione del suolo pubblico, e «alla posticipazione delle rate Inps di agosto e novembre». Dunque, nei prossimi giorni partiranno la lettera e una richiesta di incontro a Palazzo d’Accursio per chiedere «tutto quello che potete fare per tentare di risollevare il nostro storico mercato».

La tempesta (VIDEO), ricordano infatti gli ambulanti, «è arrivata dopo un maggio tra i più piovosi degli ultimi anni» e «in una stagione che tardava a partire».

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