FRANCESCO MORONI
Cronaca

Bologna, dai grandi cantieri ai nodi del Marconi: spostarsi è un rebus. Settembre di passione

I bolognesi e una città in affanno, a partire dai lavori sulla Garisenda. Ridefiniti orari e spazi a causa degli interventi sulle strade e in centro. E, con la riapertura delle scuole, c’è chi teme che il quadro peggiori

A sinistra: code interminabili per chi torna in città dal Marconi (Foto Schicchi). A destra: i cantieri del tram hanno stravolto completamente la viabilità dentro le mura

A sinistra: code interminabili per chi torna in città dal Marconi (Foto Schicchi). A destra: i cantieri del tram hanno stravolto completamente la viabilità dentro le mura

Bologna, 11 settembre 2024 – Un’estate torrida, difficile, di passione. I cantieri non stupiscono più i bolognesi, abituati ormai a una gincana continua tra nuove indicazioni, segnaletica, strade sbarrate e parcheggi spariti. Dal tram, che è arrivato portando con sé una rivoluzione copernicana in termini di interventi sulle strade, alla messa in sicurezza della Garisenda, con cui ci sarà da fare i conti ancora per parecchi anni. Fino all’aeroporto. Sì, perché l’estate rovente per chi si è spostato in città è passata anche dal Marconi, al di là degli stravolgimenti del traffico urbano: code infinite, mezzi che non si trovano, navetta non in funzione, ‘Kiss & Fly’ preso d’assalto e trasformato in un dedalo da cui uscire diventa quasi impossibile. Un’estate complicata che, con la riapertura delle scuole, il ritorno degli studenti fuorisede e i ritmi urbani sempre vicini alla solita, frenetica routine, potrebbe lasciare posto a un autunno e a un inverno ancora più difficili.

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Il tram, in primis, con la Linea Rossa che è arrivata prepotentemente nella vita di tutti i giorni, ridefinendo orari e spazi. Tanto da far tornare alla luce addirittura il canale in via Riva Reno, dopo qualcosa come 70 anni. I cantieri della tranvia sembrano essere stati pensati in modo da sovrapporsi il meno possibile. Eppure, in questo modo, c’è chi sottolinea come non ci sia mai un attimo di ossigeno: uno chiude, l’altro parte. Poi la Garisenda, indubbiamente, che già sul finire dello scorso anno aveva messo in chiaro a tutti come, difficilmente, sarebbe uscita dal dibattito cittadino a breve. È cambiata la gestione di via Rizzoli e via San Vitale, piazza Aldrovandi è diventata un nuovo snodo e il traffico si è riversato sulle vie Santo Stefano e Farini. L’intoppo era servito.

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Infine l’aeroporto, con un via vai continuo quest’estate, tanto che proprio il Comune nell’ultima commissione aeroportuale antirumore ha chiesto lo stop ai velivoli più rumorosi e di estendere il divieto di sorvolo dalle 20 alle 8. E c’è il tema degli spostamenti: chi rientra tardi non trova mezzi, e non sa come tornare a casa, così come chi subisce un ritardo al volo o trova il People Mover inattivo. Anche ieri sera, intorno alle 20, l’impasse era evidente.

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