Bologna, 6 settembre 2024 – Famiglie con due, tre bambini al seguito, nutriti gruppi di amici e coppie. Sembra non esserci alcun visitatore singolo, sono quasi tutti accompagnati i curiosi che nel primo giorno di apertura del Grand Tour Italia, ex Fico, condividono un aperitivo, un calice di Lambrusco o una rosetta con la mortadella. Tutte le regioni italiane racchiuse in cinquemila passi e 50mila metri quadrati. Se all’entrata, prima di seguire il lungo percorso punteggiato da osterie, trattorie, attrazioni per bambini e attrezzi in mostra, ci si volta a sinistra, Grand Tour Italia diventa uno spazio culturale. Esposizioni dedicate all’arte e alla fotografia contemporanea, come ‘Photo&Food’, ovvero il cibo nelle fotografie Magnum dagli anni Quaranta a oggi (spazio espositivo di Earth Foundation). Ma anche la libreria ‘I capolavori’, realizzata con il contributo del partner Scuola Holden, che offre i 1.200 libri più importanti della storia, consultabili gratuitamente e acquistabili come usati. Agli altri partner, Coldiretti e Slow Food, è invece affidata la narrazione di storia, agricoltura e biodiversità enogastronomica lungo il percorso.
Ogni regione ha la propria osteria o trattoria, che non pretende di essere un ristorante, sul menu ci sono solo due o tre piatti tipici preparati da cuochi locali. Il viaggio gastronomico parte con la Val D’Aosta e si conclude con Sicilia e Sardegna, attraversando da nord a sud lo stivale.
Daniela e Vittorio vengono da Bolzano, ma a Bologna volevano "assaggiare la rosetta con la mortadella accompagnata dal calice di Lambrusco – raccontano –. Siamo di passaggio, tornando dal mare abbiamo letto dell’apertura e ci siamo fermati".
"Ci aspettavamo il pienone sabato e domenica, invece anche la prima giornata è andata benissimo e continua a entrare gente – dice il patron Oscar Farinetti –. Abbiamo già raggiunto 1.000 coperti (alle 18, ndr). Gran Tour Italia – ci tiene a sottolineare – è un investimento privato di una famiglia. Non abbiamo preso una lira di contributo né dal Comune né dalla Regione né dalle altre regioni. Abbiamo messo tutti i quattrini noi, abbiamo pagato tutti i debiti. È un impegno dell’imprenditore italiano che ci prova, ma noi siamo tranquilli".
Nell’area dedicata alla cultura, si aggira il testimonial Patrizio Roversi, bolognese d’adozione. "Il cibo che si mangia qui – spiega il conduttore, che oggi ha mangiato ‘in Veneto’ – racconta la variabilità della gastronomia italiana. I turisti che vengono in città immaginando di trovare la capitale gastronomica d’Italia, al Grand Tour avranno un assaggio, in senso stretto ma anche culturale, di tutta la penisola".
Fino al 15 settembre Grand Tour Italia offrirà corsi ed esperienze gratuite. Ogni giovedì ci sarà un incontro letterario, il 12 e il 19 settembre ospiterà due lezioni di filosofia tenute da Matteo Saudino, alias BarbaSophia, professore, scrittore e youtuber.
La pista Grand Tour Karting aprirà "tra un mesetto – annuncia il patron – quando otterremo tutti i permessi". Si tratta di un circuito indoor di 500 metri che utilizza kart elettrici. Nel frattempo, conclude Farinetti, "sorridiamo, siamo gentili, il cibo buono c’è: andiamo bene".