Bologna, 2 ottobre 2018 - La base musicale di uno dei suoi rapper preferiti. Il telefonino usato come cassa, improvvisata come solo la fantasia di un sedicenne che morde la vita può fare. E poi via, a rappare in un fluire spontaneo di emozioni, dalla gioia alla rabbia passando per l’amore. Chi conosceva Giuseppe lo ha ricordato così, nei giorni scorsi: un sedicenne pronto a mettere in nota il suo pensiero, improvvisando versi non appena lo incontravi in strada.
E in questi giorni di dolore per la famiglia Balboni (FOTO) – che sta pensando di organizzare iniziative per i ragazzi in difficoltà in onore di Giuseppe – è tra le sue cose, gli scritti e le conversazioni registrate di un ragazzino, che spunta una canzone in particolare. Un rap, per la precisione, fra quelli che lui amava di più, cantato forse per la sua ex fidanzatina.
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«Ogni canzone mi ricorda te/ma il cerotto che ho sul cuore mi ricorda che/un motivo c’è se sei scappata via», canta Giuseppe, rinnovando il sentimento che ancora lo lega alla ragazza. Un sentimento che lo porta a ritrovarsi in questi versi: «Buongiorno anche se oggi non so come stai/chissà dove ti trovi, adesso con chi stai/vorrei rubarti il cuore ma tu non ce l’hai/e non farò il tuo nome ma tu capirai/buongiorno anche se oggi non so con chi sei/buongiorno anche se oggi tu non sei più mia/buongiorno anche se non ho buongiorno senza lei».
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Problemi d’amore, eppure quella ragazza resta per lui un chiodo fisso: «Stasera starò al mare di sicuro penserò a te/perché tu mi fai pensare che la vita senza te/non riesco più a parlare quando qui non ci sei più/voglio dire una cosa ti prego ascoltami/vado avanti in questa cosa e se l’hai capito non lo so/il mio cuore è per te non lo divido con nessuno».
Tra le righe delle pene d’amore, compare anche la voglia di scappare, di fuggire. Come una premonizione di quei giorni di ricerche che hanno gettato i genitori nell’angoscia. Ma come traspare anche dai versi interpretati da Giuseppe (VIDEO), come in una cover, la voglia di fuggire si accompagna sempre a una lei, a una visione romantica della fuga: una fuga d’amore, non dalla vita.
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«Hai mai pensato di scappare? Io sì ma con te/andiamo in capo al mondo, tocchiamo una stella/così tu sarai per me sempre la più bella/e quelle sere che ti ho pensato ma tu forse mi hai già scordato/proviamo a parlarci un po’ così forse dopo scoprirò chi è la più bella/ma sei tu la mia stella/la stella numero uno è più grande di Saturno/ma io ora ti saluto perché mi sta aspettando l’autunno/per favore vieni con me così tutta la mia vita la passo con te».