Bologna, 25 febbraio 2024 – I residenti di viale Oriani tornano a battere i pugni sul tavolo della Città 30. Una cinquantina di persone si è ritrovata ieri mattina alle 12 all’incrocio con via Mezzofanti attraverso un comitato spontaneo, che raccoglie anche i commercianti, per illustrare la petizione presentata al Comune in merito all’intervento di riqualificazione della strada. I lavori iniziati lo scorso novembre sono ripresi e nelle prossime settimane torneranno a intensificarsi: dopo diverse sollecitazioni, Palazzo d’Accursio ha tranquillizzato i cittadini promettendo un incontro il primo marzo quando, con la presenza di tecnici, ci sarà un confronto.
"I lavori, però, non si fermano – tuonano dal comitato –. Riprenderanno da lunedì e a questo punto ci chiediamo a cosa serva l’incontro con l’amministrazione...". Tre le richieste avanzate da residenti ed esercenti, in quello che – ripetono – "è un viale ad alto scorrimento di traffico e non una strada per tranquille passeggiate residenziali": innanzitutto, i posti auto. Secondo il piano del Comune quelli eliminati per fare spazio alla pista ciclabile sulla carreggiata e ad aiuole più grandi sarebbero 16, mentre i cittadini assicurano come "il dato sia contro ogni evidenza" e che gli stalli rimossi "sarebbero invece 28".
A finire nel mirino, poi, è proprio la nuova corsia riservata alle due ruote che, come nella vicina via Mengoli e in altre zone della città, viene ridisegnata in strada e non più sul marciapiedi. Un elemento che secondo il comitato "non favorisce la sicurezza, a differenza di quanto sostiene il Comune", proprio per la conformazione della strada.
"È l’unica via di accesso ai viali – sottolineano dal comitato –, sia da via Mezzofanti che da via Gandino, arrivando quindi dalla zona sud est della città. In questo modo ogni mattina, dalle 7,30 alle 9, il traffico è condensato e si creano diversi imbottigliamenti. È un inferno ed è impensabile mettere qui una pista ciclabile promiscua, tra i parcheggi presenti e le auto che sfrecciano in strada. Forse l’architetto che ha realizzato il progetto, che ci risulta essere di Milano e non di Bologna, non conosce la zona".
L’ultima questione riguarda la piazzetta che sorgerà all’angolo con via Mezzofanti, per il comitato "priva di fondamento logico". "Non ha senso prevedere un’area in mezzo a una strada così trafficata, in corrispondenza di tre locali, con il rischio di creare assembramenti fino a tarda sera – proseguono i cittadini –. Era meglio rimettere in sesto lo spazio in piazza Trento e Trieste, che ne ha bisogno".
Non solo: anche durante il presidio è facile accorgersi di come un autobus faccia fatica a girare l’angolo di viale Oriani, a causa del cantiere, mentre due auto imboccano l’altro lato della strada addirittura in contromano – il doppio senso è stato rimosso da poco e i cartelli sono appena stati installati –. Una giungla di ostacoli, insomma. Il comitato chiede quindi di rivedere il progetto e di ripristinare i posti auto per i residenti. Sul tema anche Matteo Di Benedetto (Lega): "Non è possibile continuare a colpire i cittadini i che utilizzano il mezzo privato".