Bologna, 31 maggio 2022 - Oltre novecento persone seguita dal servizio per il Gioco d’azzardo patologico dell’Ausl di Bologna e il trend è in crescita. Infatti i dati dell’Osservatorio epidemiologico dell’Ausl, che riguardano gli anni dal 2009 al 2020, evidenziano 750 persone seguite (contro le oltre 900 attuali). Non appare un caso che la crescita avvenga come conseguenza del lockdown. Chiara Persichella, psichiatra, è la referente del Servizio per il Gioco d’azzardo dell’Ausl.
Dottoressa, questo tipo di dipendenza colpisce di più gli uomini o le donne? Qual è l’età media?
"La maggior parte degli utenti del nostro ambulatorio sono uomini, il rapporto è 4 a 1, sono sotto i 50 anni, il più giovane ne ha 19 e il più anziano 80. Da segnalare che le prese in carico del 2022 rilevano una richiesta di aiuto da parte di persone molto più giovan, tra i 23 e 40 anni. Il numero delle donne in carico raggiunge il 20 per cento".
Qual è il gioco d’azzardo che praticano maggiormente?
"Le slot machine, le vlt, il gioco online, le scommesse sportive e il gratta e vinci. Molti pazienti presentano elevata comorbilità con abuso/dipendenza da alcol, da nicotina, da sostanze, con disturbi della sfera affettiva e dell’ansia".
Sono state riscontrate differenze o aggravi della patologia durante il lockdown?
"Le richieste di trattamento dopo il lockdown sono risultate inizialmente inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre nell’ultimo periodo del 2021 e soprattutto in questo inizio d’anno si è rilevato un incremento decisamente significativo di contatti per prime visite. Sul piano della tipologia sembra emergere un aumento di richieste da parte di persone con patologia da gioco on line, slot e lotterie istantanee. L’esperienza derivata dall’attuazione degli interventi attraverso videochiamate e telefonate ha aperto riflessioni e nuove modalità di intervento di cura che in alcuni casi sono state applicate anche come nuove prassi per raggiungere alcuni pazienti che per problemi di orario o lavoro non riescono a venire presso il nostro ambulatorio".
Quali sono i percorsi di aiuto del servizio Ausl per queste persone?
"Per quanto riguarda il trattamento, sappiamo che gli individui dipendenti dal gioco si recano solo in minima parte presso i servizi dedicati alle dipendenze patologiche e hanno diverse difficoltà a chiedere aiuto. L’ambulatorio specialistico ha attivato un numero di cellulare dedicato a disposizione dei pazienti e dei famigliari".
Chi risponde?
"Gli operatori dell’équipe multidisciplinare, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15, fornendo un supporto telefonico immediato alle richieste e ai bisogni espressi dal paziente e dalla famiglia (cell. 331-1360139). L’accesso al servizio è gratuito. Chiunque, dai familiari, al paziente, al medico di base, agli amici, agli assistenti sociali, tanto citare alcuni soggetti, può prendere un appuntamento telefonando o recandosi personalmente al Servizio comòpsto da psicologo, psichiatra, educatore, assistente sociale e infermiere. E si occupano n anche di familiare".
Un problema che può diventare anche sociale?
"La complessità del disturbo da gioco d’azzardo richiede accanto alla valutazione medica anche un approccio più ampio. Per questo il Servizio collabora alla progettazione e realizzazione di iniziative con gli uffici Reti dei Quartieri e i Servizi di comunità".