FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Gianluca Vacchi, Luis Sal e le star di Onlyfans nell’inchiesta della Finanza. “Influencer, evasione da 11 milioni”

Quattro nel mirino delle Fiamme Gialle: Mr Enjoy, lo youtuber, Giulia Ottorini ed Eleonora Bertoli. Nei guai pure cinque sex workers di Onlyfans. Ma tutti avrebbero già riparato

La star del web Gianluca Vacchi; Luis Sal, YouTuber; Giulia Ottorini, influencer con 1,2 milioni di follower su Instagram; ed Eleonora Bertoli, modella con 1,6 milioni  di follower su Instagram. Le ultime due sono attive anche sulla piattaforma Onlyfans

La star del web Gianluca Vacchi; Luis Sal, YouTuber; Giulia Ottorini, influencer con 1,2 milioni di follower su Instagram; ed Eleonora Bertoli, modella con 1,6 milioni di follower su Instagram. Le ultime due sono attive anche sulla piattaforma Onlyfans

Bologna, 10 marzo 2024 – Dopo la pandemia, l’attività sui social network è esplosa e i guadagni degli influencer, tra sponsorizzazioni e pubblicità, si sono impennati.

Così, il Comando provinciale della Guardia di Finanza ha deciso di vederci chiaro. E ha avviato approfondimenti sui redditi di influencer e affini bolognesi.

Quando Giulia diceva su TikTok: “Ho speso 30mila euro in 4 giorni”

Scoprendo come quattro di loro non avessero dichiarato all’Erario 11 milioni di euro. Sono il noto imprenditore e uno tra i principali influencer italiani Gianluca Vacchi (oltre 45 milioni di follower tra Tik Tok e Instagram), Luis Sal, lo YouTuber recentemente agli onori delle cronache anche per la battaglia legale con il rapper Fedez per le quote del loro podcast ’Muschio Selvaggio’, poi le due giovanissime Giulia Ottorini (3,3 milioni di follower tra TikTok e Instagram) ed Eleonora Bertoli (1,6 milioni di follower su Instagram).

L’inchiesta, aperta nel 2022, si è sviluppata anche nell’ambito del nuovo protocollo stipulato dalle Fiamme Gialle con le istituzioni a tutela dell’economia legale e dell’intesa con l’Agenzia delle Entrate per la legalità fiscale nel settore della digital creator economy. Nel mirino sono finiti i profili più attivi, per numero di follower (’seguaci’) e volume di interazioni generate.

Ecco allora che all’influencer Vacchi è stata contestata l’evasione di circa sette milioni di euro, legati però non tanto alla sua attività sui social, risultata in regola e in cui comunque l’imprenditore non fa pubblicità o promozioni, quanto piuttosto a dinamiche legate alla sua attività imprenditoriale e in particolare a consistenti finanziamenti ricevuti dalla holding di sua proprietà.

A Luis Sal invece sono contestati due milioni, relativi a mancati versamenti sui redditi prodotti da una società di capitali a lui riconducibile nel contesto di una ’interposizione fittizia’: tradotto, la tesi della Finanza è che questa fungesse da ’filtro’ dei proventi dell’attività di Sal, che poi li riceveva sotto forma di compensi. La società non avrebbe avuto però né dipendenti né una vera struttura organizzata.

In tempo di lockdown, poi, è nata e ha avuto un boom anche la piattaforma dedicata soprattutto a contenuti ’hot’ Onlyfans. Dove un abbonamento mensile può costare fino a una cinquantina di euro.

In particolare, da questa piattaforma sono risultati provenire la maggior parte degli introiti delle due giovani influencer bolognesi, del tutto sconosciute al fisco, che per il resto percepivano guadagni grazie a viaggi all’estero sponsorizzati, a collaborazioni professionali con alcune aziende e a pubblicità di brand e strutture alberghiere. Partendo dalle due influencer, si è aperto il vaso di Pandora sul resto dei ’digital creator’ bolognesi attivi sul sito per adulti.

Dove oltre agli abbonamenti mensili (di cui l’80% va al creator dei contenuti e il 20% alla piattaforma) si può guadagnare tramite ’tips’, mance che gli utenti possono rilasciare anche in cambio di foto o video extra.

E così si è scoperto come cinque di loro, pure sconosciuti al fisco, guadagnassero molto bene e potessero permettersi appartamenti di lusso e un tenore di vita piuttosto elevato.

Va chiarito però come tutti quanti i nove protagonisti si siano mostrati estremamente collaborativi con la Finanza, versando prontamente all’Erario tutti gli importi dovuti; solo in qualche caso si sono riservati di effettuare approfondimenti ulteriori, prima di proseguire la procedura davanti agli uffici finanziari, tramite i propri commercialisti di riferimento.