Bologna, 13 aprile 2023 – I figli chiesero a Giampaolo Amato, oggi arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie somministrandole alcuni farmaci, come stava la madre – Isabella Linsalata –, la sera del 30 ottobre 2021. “Com'era la mamma quella sera?” è una delle domande che il figlio rivolge all’ex medico della Virtus in una conversazione datata 5 marzo 2022. Il dialogo, durante il quale il giovane, insieme alla sorella, pose una serie di questioni, è stato intercettato, ed è agli atti dell'inchiesta dove si ipotizza che la donna sia stata assassinata dal marito attraverso l'assunzione di sostanze.
“Era tranquilla, l’ho incontrata nel suo studio”
Il dottor Amato risponde ai ragazzi che la moglie “era tranquilla” ed era “stata a cena” con un'amica. “E dove vi siete incontrati?”, chiese ancora il figlio. “Sotto, in studio”, la risposta. Domanda: “Ti ha suonato?”. “Sì”. A quel punto intervenne la figlia: “Perché ti ha suonato a quell'ora? Come sapeva che eri sveglio?”.
Il decoder e la ‘visita’ all’occhio
Prosegue la conversazione fra Amato e i figli: “Avrà visto la luce accesa – riferisce il medico -, poi sapeva ed era d'accordo che ci sentivamo dopo”. La figlia: “Sì, ma era tardi”. Il padre, specialista in Oftalmologia, a quel punto ricordò ai figli che doveva “vedere l'occhio” alla madre, per un problema. “E dopo son salito a portare il decoder (...)”.
Il figlio: "Ma tu, quando sei andato via, lei era già a letto?”. “È andata in bagno, a lavarsi i denti e... poi è andata a letto. L'ho salutata e sono andato giù. Siamo rimasti un po’ giù a chiacchierare”. La figlia: “Tu l'hai vista che si metteva nel letto?”. “Sì, oddio, sì, mi sembra di sì, mi sembra di sì’”.
La difesa ricorre al riesame
Amato, che in fase di indagini è stato sentito due volte dagli inquirenti, negando gli addebiti, si è invece avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia. I suoi difensori, avvocati Gianluigi Lebro e Cesarina Mitaritonna, hanno fatto ricorso al Riesame e si attende la fissazione dell'udienza.
Tre ipotesi sulla morte della donna
Dalla autopsia tre possibili risposte sulla morte della 62enne Isabella Linsalata: "Asfissia meccanica, intossicazione acuta, morte causata da coagulo intra-cardiaco". In merito al decesso è ora accusato di omicidio il marito, Giampaolo Amato, 64 anni ed ex medico sociale della Virtus.
Le tre ipotesi erano state formulate dal medico legale Guido Pelletti, affiancato da altri tre esperti, nella consulenza tecnica datata 5 ottobre 2022.
Nell'ordinanza di custodia cautelare, il gip Claudio Paris riporta "le tre diverse ipotesi sulle cause della morte formulate durante i vari incontri collegiali avvenuti alla presenza di tutti i consulenti".
Una è appunto quella dell'asfissia meccanica, formulata dal medico legale Volpini che per prima aveva analizzato la salma. In particolare, su questa, Pelletti ha detto di "non potersi esprimere in termini di elevata probabilità o ragionevole certezza per l'assenza di lesività esterne e per aspecifici reperti anatomo-patologici-polmonari".