NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Il giallo dei malori al 118: "Non ho intossicato i colleghi, la mia vita è stata stravolta"

Claudio Tacconi, ex coordinatore della centrale operativa, è indagato da novembre. "La perizia mi dà ragione. Positive due persone? Sì, ma loro non hanno preso nulla da me"

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Claudio Tacconi, 44 anni, al suo ex posto di lavoro alla centrale operativa del 118 di Bologna: era il coordinatore. Ora è sotto accusa

Bologna, 12 settembre 2024 – "Non ho intossicato i miei ex colleghi del 118. E adesso anche la perizia disposta dalla Procura lo prova". Claudio Tacconi, quarantaquattrenne ex coordinatore della centrale operativa 118, ribadisce la posizione che ha sempre tenuto da quando, a novembre scorso, è stato indagato con l’accusa di essere l’autore occulto dei misteriosi malori accusati da alcuni colleghi, nel periodo compreso tra il marzo 2020 e il novembre 2023. Un’accusa che il coordinatore, difeso dall’avvocato Gabriele Bordoni, respinge: "In questi mesi hanno rovinato la vita mia e soprattutto della mia famiglia", dice.

Tacconi, in che modo ritiene che la perizia effettuata dalla tossicologa Elia Del Borrello la scagioni?

"Il risultato della perizia mi scagiona poiché, non solo non vi è presenza ne di clotiapina ne di benzodiazepine, sostanze che si vogliono riferibili a me, ma perché le sole due positività evidenziano la presenza di fenitoina, farmaco antiepilettico ad uso desueto e non a disposizione del servizio 118; inoltre, vengono riscontrate su due persone che non hanno mai indicato di aver assunto bevande o cibi offerti da me. Non risulta, infine, che gli episodi di malessere siano occorsi in giornate nelle quali io non ero presente. Mi auspico che si faccia chiarezza su questo dato".

La perizia però conclude con la possibilità che i risultati negativi siano tali a causa di campioni piliferi non elettivi perché troppo corti: non sarebbe indicativa della non assunzione in assoluto.

"Il dato di fatto è che quei campioni siano, allo stato, negativi; il mio difensore ha chiesto anche un approfondimento sul punto, proprio perché io so di non aver fatto nulla".

Nella sua disponibilità è però stata sequestrata una boccetta di En, una benzodiazepina, senza etichetta: nella perizia si dice sia stata ‘addizionata’ con saccarina (dolcificante artificiale) perché non si potesse riconoscere il sapore.

"Non è stato allungato nulla: il farmaco che dicono sia mio (ma che non lo è) - e non è stato trovato a casa mia - è di una marca diversa da quello con cui è stato comparato, e , come si può desumere anche dalla gazzetta ufficiale, ogni casa farmaceutica mantiene costante la concentrazione del principio attivo modificando gli eccipienti come la saccarina"

Esclude possa essere stato allungato, magari da chi lo usava, per renderlo più gradevole?

" lo escludo in quanto l’en è un farmaco dolce e non ce ne sarebbe stato bisogno. E comunque in nessuna delle persone sottoposte ad analisi sono state trovate tracce di delorazepam, principio attivo di En. Oltre a questo, a casa mia, nel mio garage, nella macchina e nel mio ufficio, perquisiti a fondo dai carabinieri, nulla è stato trovato. E niente è emerso neppure a livello informatico, dall’analisi di telefoni e pc sequestrati, escludendo l’ipotesi delle presunte vessazioni rivolte ai colleghi ".

In questa vicenda lei è l’unico indagato. Se, come afferma, è innocente, ha sospetti su chi possa aver narcotizzato i suoi colleghi?

"No, e se li avessi, li comunicherei alle autorità competenti parlando di fatti e non di fantasie. Certo, come ho già avuto modo di dire, il contesto in cui queste intossicazioni sono avvenute era caratterizzato da forti tensioni, il clima era pesante da anni, ancor prima del mio arrivo, come si evince dai verbali redatti dall’autorità giudiziaria. Una cosa mi preme dire anche".

Cosa?

"Da quanto emerso, nessuno dei piloti d’elicottero ha mai avuto malori riconducibili ad intossicazioni, questo va detto con chiarezza anche a conforto dei cittadini che si erano allarmati".

Lei è stato sospeso dal lavoro, dopo i domiciliari ora ha un obbligo di dimora nel suo comune di residenza.

"La mia vita, quella della mia famiglia, sono state stravolte. Sono stato sempre una persona onesta, non c’entro niente con questa vicenda. E oggi sono più sollevato, perché questi risultati dimostrano che ho sempre detto la verità".