Alla luce di quanto avvenuto l’altra notte a San Lazzaro, dove per fortuna non sono rimasti coinvolti altri utenti della strada, l’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale fa una riflessione. A parlarne è il presidente Mauro Sorbi: "Ancora un mortale nelle strade del bolognese. Si registrano ad oggi già 32 persone decedute. Il trend sulla mortalità nelle strade della nostra provincia si mantiene negativo, malgrado i mesi di luglio e agosto abbiano registrato un numero molto alto di collisioni mortali, dodici, con una media di circa una persona ogni quattro giorni. Di questi, quasi il 50 per cento (5 su 12) è deceduto per caduta o uscita di strada autonoma, senza il coinvolgimento di altro veicolo. Il connubio tra velocità e distrazione al volante sono risultate le cause della maggior parte dei sinistri, dovuti quasi interamente alla responsabilità diretta (85%) dei conducenti, comportamenti non corretti alla guida, e con una percentuale residua dovuta a colpi di sonno o malori. Insomma, la sicurezza stradale avrebbe bisogno nelle strade della provincia di interventi e il quadro per destinare le risorse c’è".
"Nel settembre del 2023 – aggiunge Sorbi – fu presentato alla Città Metropolitana un Piano Provinciale per la sicurezza stradale indirizzato alla strade extraurbane, un piano che doveva avere attuazione a inizio dal 2024, con vari interventi tratti dall’analisi dei dati dell’incidentalità negli ultimi 5 anni sulle strade provinciali. Purtroppo fino ad oggi di questo piano non abbiamo visto alcuna realizzazione, nonostante il numero di incidenti gravi e mortali". Per fare qualche esempio si parla della omogeneizzazione della cartellonistica stradale, bande sonore dove possibile che potrebbero aiutare in caso di colpo di sonno o distrazione, e tutor già presenti in altre strade provinciali. Sorbi conclude: "Si deve aggiungere una più stretta pianificazione dei controlli tra forze dell’ordine e polizia locale, in particolare di notte. In merito poi a chi guida nonostante il ritiro della patente è allo studio del Governo la trasformazione da sanzione amministrativa a reato penale. Questo ritardo dell’approvazione del nuovo codice della strada non aiuta a migliorare la sicurezza stradale".
z. p.