LETIZIA GAMBERINI
Cronaca

Genziana, la pioniera dei tatuaggi: "Viaggi e disegni, le mie passioni"

Protagonista del nostro podcast, la Cocco racconta la sua carriera: tra Berlino, Isola nel Kantiere e Romagna

La tatuatrice Genziana

La tatuatrice Genziana

Bologna, 23 novembre 2023 – Ci sono tanti modi per raccontare una città, anche attraverso i tatuaggi. Non è strano se a parlare è Genziana Cocco, una vera pioniera in questo campo così tradizionalmente ad appannaggio maschile. Bolognese, spirito creativo e appassionata di disegno, ha iniziato a viaggiare giovanissima, come lei stessa racconta nella puntata di oggi del nostro podcast ’il Resto di Bologna’.

Genziana, che molti in città conoscono anche per essere stata fra i promotori della Tattoo Expo Bologna, ha anche appena iniziato una nuova avventura: lo storico Sundance Tattoo infatti ha chiuso in via San Felice, per ricominciare all’interno del ‘Want’ di via Saffi. "Una grande realtà – spiega – con tante anime: dalla galleria allo studio musicale". Tutto è iniziato negli anni Ottanta, quando Genziana seguì in Brasile il tatuatore Marco Leoni, iniziando presto ad appassionarsi a questo mondo. "Mi piaceva disegnare – racconta –, in più ho iniziato a vedere gli errori nei tatuaggi degli altri. E poi sapevo preparare i miei aghi, in quegli anni era una cosa importantissima". Poi il ritorno in una Bologna diversa. "Volevo bene alla mia città – spiega – ma ero stata contenta di andare via perché era molto borghese. Non c’era autenticità".

La scena cambia al ritorno, quando Genziana scopre l’esperienza dell’Isola nel Kantiere, in centro a Bologna: "La città era rivoluzionata, c’erano tante persone alternative e underground. Ho conosciuto i Mutoid di West Company, altri miei grandi amori". Assieme a loro, fra una Berlino dopo la caduta del muro e Sant’Arcangelo di Romagna, Genziana ha continuato a tatuare. "Mi è sempre piaciuto il simbolismo – racconta –. Un vero tatuatore ha quella magia di seguire il desiderio dell’altro". Magia che un po’ si è persa oggi, in un mondo in cui i tatuaggi sono stati più che sdoganati? "Un po’ sì, e lo si vede da quante persone vengono a chiedere di cancellarli".