Allargare il grande sito bolognese recentemente premiato con il patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, che attualmente comprende i portici, anche alle Due Torri. È la proposta che Matteo Lepore ieri ha lanciato a margine della partenza della Strabologna. Una corsa nella corsa: mentre bolognesi e non si sfidavano per il miglior tempo sui lastroni, il Comune ha deciso di provare un altro scatto – soprattutto verso ipotetici nuovi fondi – visto che il percorso per il restauro della Garisenda sarà lungo e finanziariamente dispendioso. "La torre – ha detto il sindaco ieri mattina – verrà restaurata e messa in sicurezza per i prossimi secoli. La mia proposta è quindi quella di candidare come patrimonio dell’umanità Unesco le due torri. Oggi (ieri, ndr) scriverò al ministro Sangiuliano e all’Unesco: abbiamo già i portici riconosciuti come patrimonio, vorremmo allargare il sito. Questo significa che il progetto del restauro dovrà essere all’altezza con un comitato internazionale e l’aiuto di tutto il Paese e di tutto il mondo per restituire alla collettività questo bene così prezioso per i bolognesi e non solo. Credo che si tratti anche di una grande operazione culturale – ha aggiunto il primo cittadino –, perché il simbolo della nostra città lo merita. Significherebbe, ripeto, avere un piano di salvaguardia riconosciuto a livello internazionale, una grande attenzione e la possibilità di raccogliere fondi. Una bella occasione per stringerci attorno alle due torri".
Come noto, la Garisenda ha bisogno di un cantiere per il suo consolidamento – la base composta anche di selenite si sta sbriciolando – che durerà "anni", con un impatto molto rilevante e ancora tutto da definire sulla mobilità cittadina. Già provata da diversi cantieri. "Stiamo lavorando per far sì che la torre non soffra più. Più di 20mila persone hanno sfilato per il centro con la Strabologna – ha sottolineato ancora Lepore –, è un grande messaggio di speranza e di amore per la città. L’attuale monitoraggio con i sensori verrà sostituito tra un mese da una prima struttura di protezione, poi nel giro di sei mesi da un’ulteriore struttura che la conterrà. Da quel punto partirà il grande restauro".
I cittadini potrebbero essere avvisati con un sistema di allerta. "Abbiamo un confronto quotidiano con la protezione civile. Qualora dei dati del comitato tecnico–scientifico dovessero rivelare un allarme maggiore, ovviamente coinvolgeremmo i cittadini – ha aggiunto il sindaco –. In questo momento non abbiamo nessun tipo di allerta. Nel caso, d’accordo con il dipartimento nazionale della protezione civile, si potrà utilizzare questa nuova applicazione sul telefono. Nei prossimi giorni contatteremo personalmente le persone che vivono nella zona per illustrare loro il piano". L’area pedonale sotto la Garisenda, che comprende la fine di via San Vitale e piazza di Porta Ravegnana, è stata definitivamente allargata, a piedi si può passare tramite un corsello davanti alle librerie Feltrinelli. Da oggi partono anche importanti lavori stradali per migliorare la resistenza della carreggiata al maggior passaggio dei bus. Verranno, nel dettaglio, asfaltate via Santo Stefano e via Farini almeno fino a venerdì.