PAOLO ROSATO
Cronaca

La Garisenda è scesa di un centimetro

I risultati dello studio dell’Agenzia spaziale europea. Visibile il fenomeno di subsidenza. La sottosegretaria Borgonzoni: "Avremo più sensori, presto un tavolo per allineare tutti i dati"

Bologna, 16 novembre 2023 – La Torre della Garisenda, assieme all’area circostante, negli ultimi anni è sprofondata di circa un centimetro. E’ uno dei risultati principali che vengono fuori dallo studio di osservazione satellitare sul simbolo in pericolo che la bolognese Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista alla Cultura del governo Meloni, ha recentemente commissionato all’Esa (Agenzia spaziale europea), che l’ha realizzato assieme al Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e all’Irea (Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente).

Un estratto dallo studio Esa: i pixel verdi indicano le ’serie temporali di spostamento’ nell’area della Garisenda
Un estratto dallo studio Esa: i pixel verdi indicano le ’serie temporali di spostamento’ nell’area della Garisenda

Le mappe dello studio, che il Carlino vi illustra in anteprima, sono chiare: "Si evidenzia – dice il report – una generale subsidenza dell’area in questa parte della città". La subsidenza è il termine scientifico che indica un lento e progressivo sprofondamento del fondo. In particolare, secondo il report ‘spaziale’, i dati sulla Torre presi a tre quote (144 metri, 116 metri e 96 metri) registrano "con coerenza" nei tre punti osservati, dal 2019 al 2023, un’oscillazione e quindi sostanzialmente un abbassamento di circa un centimetro della Torre. Con un’accentuazione di questo fenomeno "costante" dal 2022, rispetto al periodo precedente che va ricompreso il 2017 e il 2019.

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L’analisi effettuata dal satellite – sono stati utilizzati i dati della missione Cosmo-SkyMed che ‘passa’ una volta al mese, con analisi ‘Sbas’ seguendo l’evoluzione temporale degli spostamenti di singoli punti – confermano che le rilevazioni della Torre trovano "coerenza" con i movimenti degli edifici circostanti. Niente di paragonabile all’area che soffre maggiormente di subsidenza in città, ovvero quella Nord e vicina allo stadio, ma un movimento (più lieve) c’è. Oscillazioni che possono essere state determinate da fenomeni strutturali, ma non dal vento. L’Esa si è resa subito disponibile con Lucia Borgonzoni per incrementare il posizionamento di sensori avanzati sulla Garisenda. L’analisi della sottosegretaria.

"Ho già avvisato il sindaco Lepore e ho mandato i documenti al comitato tecnico-scientifico – sottolinea Borgonzoni –. Intracceremo tutti i dati disponibili e convocheremo un tavolo per allinearli. Per la Garisenda serve un intervento risolutivo, non un altro tamponamento, ecco perché ho chiesto quest’indagine, serve capire se occorrono altri tipi di consolidamento. Ringrazio Esa per la velocità di risposta alla nostra sollecitazione – continua –, verranno a mettere sensori aggiuntivi per migliorare monitoraggio e intervento sulla Torre. Loro sono disponibili a darci anche altri strumenti di controllo, l’obiettivo è avere quanti più supporti possibili per salvare la Torre".