di Paolo Rosato
"Le relazioni del Comitato e le conseguenti comunicazioni pervenute da parte della Soprintendenza hanno evidenziato un quadro allarmante sullo stato conservativo della Garisenda per gli elevati stati tensionali, in corrispondenza delle sezioni critiche di base che non soddisfano i requisiti di sicurezza". Per questi motivi, "la complessità della situazione ha indotto il Comune a richiedere di condividere l’ipotesi di ampliare il Comitato scientifico, introducendo figure professionali di grande rilievo tecnico-scientifico". Nessun eccessivo allarmismo, per carità, ma una particolare attenzione nei confronti della torre della Garisenda c’è. Ne è testimonianza il recente scambio di informazioni tra Comune e ministero della Cultura, e l’argomento ha anche trovato spazio durante un incontro, alcuni giorni fa, tra il sindaco Matteo Lepore e la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni (Lega).
Un summit cordiale che ha toccato diverse partite aperte, e che ha confermato anche la volontà del ministero di entrare in maniera più netta nel comitato scientifico che monitora la stabilità della Garisenda. Le figure aggiuntive proposte da Palazzo d’Accursio sono il professor Giovanni Carbonara, l’ingegner Giovanni Cangi, il prof. Claudio Modena, il prof. Sergio Lagomarsino, l’architetto Gisella Capponi e il prof. Eros Aiello. In più, Borgonzoni ha lanciato l’idea di un monitoraggio satellitare per prevenire nuove criticità. "E’ importante che tutto il nostro patrimonio venga monitorato – sottolinea la sottosegretaria –. Lavoro da anni sui progetti che hanno in dotazione il controllo satellitare, per poter intervenire sulle nostre strutture prima che si arrivi a situazioni molto critiche. Siamo interessati come ministero ad avere una parte più attiva per il monitoraggio delle Torri, cerchiamo persone con esperienza internazionale, è importante prevenire. Vedremo – continua Borgonzoni – se intervenire anche con risorse economiche, intanto confermiamo la nuova chiave del Mic: interventi programmati per evitare di dover poi correre ai ripari sempre in maniera emergenziale. Le nostre Torri devono essere sempre controllate e monitorate al meglio come avviene, per esempio, con la Torre di Pisa".