REDAZIONE BOLOGNA

Garisenda in sicurezza. C’è il progetto del Comune

Presentato lo studio con la fattibilità tecnico economica. Ora la Sovrintendenza dovrà dare il via libera per quello esecutivo

Le due Torri viste dal basso, ancora circondate dai container

Le due Torri viste dal basso, ancora circondate dai container

Bologna, 20 settembre 2024 – C’è un nuovo, importante, tassello nella guarigione della Garisenda. Il Comune ha inviato alla Soprintendenza il Progetto di fattibilità tecnico economica (Pfte) per la messa in sicurezza della torre. Dietro al termine tecnico, "si tratta di uno step intermedio nelle fasi di progettazione definito dal Codice dei contratti – spiega l’amministrazione – che contiene elementi tecnici avanzati rispetto alle linee guida approvate lo scorso 24 marzo". Dopo l’ottenimento del via libera sul Pfte, che dovrà attendere ora quello della Soprintendenza, si passerà all’elaborazione del progetto esecutivo.

Il progetto presentato "parte dalle ulteriori indagini sulle caratteristiche della torre, promosse dal nuovo gruppo di esperti nominato dal Comune e coordinato da Raffaela Bruni, che – scrive in una nota Palazzo D’Accursio – ha approfondito le caratteristiche della struttura, consentendo di definire l’intervento". L’ipotesi progettuale, ora, è di intervenire su due fronti.

Da un lato si pensa di "ridurre le sollecitazioni grazie alla messa in opera delle macchine di tiro concesse dall’Opera Primaziale di Pisa che, a seconda della intensità del tiro che si deciderà di esercitare potranno avere un mero effetto di presidio (garantendo la sicurezza delle maestranze) o un effetto benefico sulle sollecitazioni verticali impresse alla base della torre". L’altro intervento consiste nel "ricorso a iniezioni di miscela di calce idraulica per aumentare le caratteristiche di resistenza dei materiali. Questa ipotesi di lavoro, già esplorata anche in passato, trova conferma negli ulteriori studi e approfondimenti".

Le due attività individuate "sono intrinsecamente collegate e le modalità di esecuzione degli interventi potranno variare in relazione alla lettura dei dati di monitoraggio". Monitoraggio che sarà dunque fondamentale e sul quale il gruppo di lavoro ha elaborato anche un progetto che permetterà di ottimizzare le attività di cantiere in funzione delle risposte della torre". L’attività di monitoraggio, "già oggi esistente e affidata a una società esterna – conclude il Comune – ha il compito di analizzare i dati, valutandoli anche con riferimento all’intera storia dei movimenti dell’opera sulla base dei precedenti dati acquisiti". Questa attività deve "assicurare anche nel corso dei lavori vigilanza costante – conclude il Comune – ed è finalizzata a giudicare in modo continuativo lo stato della torre Garisenda nel corso della sua vita futura".