PAOLO ROSATO
Cronaca

Garisenda a rischio: "La chiusura è un’opportunità, senz’auto il centro di Bologna cambierà"

L’architetto Cucinella interviene sul maxi cantiere per salvare la ’grande malata’ "Questi interventi andrebbero pianificati per tempo, ma purtroppo succede così ovunque"

Bologna, 29 ottobre 2023 – “Condivido la visione del sindaco Matteo Lepore, la chiusura della Garisenda può essere un’opportunità della città. Che sconta, quello sicuramente, un ritardo sulle infrastrutture". Mario Cucinella, architetto di fama internazionale e analista sempre attento dei cambiamenti urbanistici a Bologna (oltre che detentore di alcuni progetti centrali per la città) fa le carte al grande cantiere che fascerà la Garisenda "per anni".

L’architetto Cucinella sul blocco del traffico attorno alle Torri: "Pedonalizzare è il futuro"
L’architetto Cucinella sul blocco del traffico attorno alle Torri: "Pedonalizzare è il futuro"

Una decisione del Comune di Bologna dovuta alle ultime analisi, che hanno evidenziato problemi crescenti al basamento della torre. Da lì la necessità di un restauro, che però assieme a una struttura di messa in sicurezza causerà la chiusura sia di via San Vitale, sia di piazza di porta Ravegnana. In soldoni, da est gli autobus (e le auto autorizzate) in piazza Maggiore non ci arrivano più. Cucinella come sarebbe intervenuto? "Non posso parlare della parte più tecnica, né di quella più tecnologica – spiega l’architetto che storicamente ha uno dei suoi studi nel quartiere Bolognina –. Ma posso dire che la decisione dell’amministrazione di pedonalizzare l’area attorno alla Garisenda ci sta tutta. Del resto mi pare una tendenza ormai di molte città importanti come Bologna".

Ma la convince la soluzione della gabbia attorno alla torre? Lei come interverrebbe?

"Ripeto, non ho gli elementi per dire nulla in questo senso, il Comune e i tecnici ci stanno lavorando, sicuramente troveranno la soluzione migliore".

Che ne pensa del piano complessivo presentato dal sindaco Matteo Lepore?

"E’ una posizione preventiva giusta, secondo me. Non ci sono tutti i dati necessari, ancora, né si sa con certezza che impatto hanno le vibrazioni del trasporto pubblico. Non vedo alternative di prevenzione. Le criticità legate al traffico ci sono, giusto intervenire così. Poi il tempo darà nuove analisi e probabilmente si apriranno altri scenari".

Lepore ha anche parlato di un mese per varare un nuovo piano della mobilità cittadina. Anche per leri è un’occasione?

"Sappiamo che anticamente dentro alla Garisenda e ai suoi piedi si tenevano delle attività, è una torre provata dal tempo, le pietre hanno una base di gesso che non hanno aiutato. Ecco perché un restauro, dopo nuove analisi e studi, può essere un’occasione da non perdere per un piano della pedonalizzazione del centro storico. Già ora, quando vedi la città con il T-Day vedi un’altra cosa. Parliamo del futuro".

Ma non è un po’ troppo avere tutte queste trasformazioni insieme, con diverdi cantieri? La Garisenda, la Città 30, il Passante, il tram...

"Siamo molto in ritardo, se parliamo delle trasformazioni necessarie sulle infrastrutture. Tutto in una volta si fa un po’ fatica, di sicuro".

Colpa della amministrazioni comunali passate?

"Non so dirlo. Queste trasformazioni vanno pianificate e realizzate nel medio-lungo termine. Ci vogliono anni, 10, 15 anche. Purtroppo la politica ha questi vizio di pianificare sempre nel breve, è un vizio di tutto il Paese. Bologna è stata sempre anticipataria in altri settori, come il sociale. Sulle infrastrutture ora ci sono necessità impellenti. Ecco perché dico che è un’opportunità, questa, da cogliere. Le faccio un esempi".

Ci dica.

"Il Comune investe soldi del Pnrr sul Gemello digitale? Bene, lo si utilizzi anche per i cantieri della Garisenda e le relative modifiche al traffico. Quel supporto tecnologico potremmo utilizzarlo per le previsioni sul traffico, per quelle dell’impatto delle pedonalizzazioni sul tessuto economico e sul commercio. Anche per il tema della casa legato al centro. Si abbandoni la carta, si usi il futuro ma soprattutto si utilizzino i dati. Che sono incontrovertibili, in questi casi bisogna abbandonare il puro campo delle opinioni".

I cittadini si abitueranno a questi grandi cambiamenti?

"Sì, come è accaduto in altre città europee e italiane. A Pisa hanno fatto un lavoro di grande qualità scientifica per la torre. Anche all’Aquila per i restauri post terremoto. Giusto aver congelato l’area a Bologna, i cittadini si adegueranno. Come a Palermo con il tram. Anche a Bologna la tranvia porterà grandi cambiamenti, bisogna prepararsi".

Palazzetto della Virtus basket in Fiera, che tempi ci sono?

"Andiamo avanti, siamo in fase autorizzativa, vorremmo finire all’inizio del 2025".

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