REDAZIONE BOLOGNA

Garisenda, caccia ai fondi. Lepore cerca ‘alleati’: "Servono risorse per entrambe le Torri"

Scaramucce con l’opposizione durante il Consiglio straordinario. Il primo cittadino: "Con gli allarmismi fate perdere clientela ai negozianti".

Garisenda, caccia ai fondi. Lepore cerca ‘alleati’: "Servono risorse per entrambe le Torri"

Il sindaco Matteo Lepore ieri ha dribblato le accuse dell’opposizione, ribadendo ancora che sulla gestione della Garisenda "non c’è stato alcun ritardo colpevole", ha rilanciato il principio collaborazionista del "salviamola insieme" e ha pure fatto bonariamente saltellare, nel palmo della sua mano sinistra, il sacchetto vuoto dove ricoverare tanti denari. Perché per salvare la Garisenda dai crolli ci vorranno parecchi soldi, e Lepore ha fatto notare che quelle risorse serviranno pure per manutenere l’Asinelli.

La citazione di quest’ultima, con il suo inserimento a sorpresa tra gli obiettivi dell’imminente crowdfunding, è stata la vera novità del Consiglio straordinario dedicato ieri alla malata Garisenda, un confronto chiesto da Fratelli d’Italia e dai civici di ‘Bologna ci piace’, sottoscritto da Francesca Scarano. Gli strali non sono mancati, ma Lepore ha per lo più mantenuto la calma, facendosi precedere da una relazione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Simone Borsari. L’appunto sull’Asinelli, tratteggiato a margine ai cronisti, è stato necessario per fare un punto sulla caccia ai finanziamenti. "L’Asinelli sta bene, non c’è nessuna allerta, ma anche lei ha bisogno di manutenzione", per cui la raccolta che verrà lanciata nei prossimi giorni "sarà per entrambe le Torri". Palazzo D’Accursio ha "già individuato anche un percorso per poter avviare la raccolta fondi – ha confermato Lepore, che ha anche ammesso che oltre 2 milioni di euro sono stati spesi per mettere in sicurezza la Garisenda dal 2018 –, la presenteremo. Ci saranno l’impegno del Comune, del governo e della Regione. Ci rivolgeremo anche ai privati, ai singoli cittadini e alle imprese. Da un euro a salire, chiediamo a tutti di fare la propria parte, di allearci per la Torre". Ma sono arrivate già candidature di magnati dell’industria? "Non abbiamo ancora dato fuori l’Iban", ha scherzato il sindaco.

Poi il dibattito in aula, dopo che Fratelli d’Italia aveva rilanciato l’esposto in Procura. "Se vogliamo essere quelli che danno alla Torre alcuni secoli di vita – ha ammonito Lepore – dobbiamo assumerci la responsabilità insieme di trovare esperti e risorse per risolvere il problema una volta per tutte. Noi ci siamo candidati con questo obiettivo? No, però tocca a noi". Al centrodestra: "Pensate che l’allarmismo e la polemica aiutino i commercianti? No, fanno più danni della situazione di per sé, fate perdere clientela ai negozi. Se confutate i dati prendetevi la responsabilità". Prima Borsari aveva snocciolato un lungo elenco di panacee. "Il monitoraggio è stato costante – ha detto l’assessore – Tra il 2019 e il 2023 sono stati studiati diversi progetti per consolidare la base anche attraverso iniezioni di malte e pali. Solo nel settembre 2023 i dati hanno portato il comitato a esprimere un allarme rosso ingegneristico. Ma l’allerta della Protezione civile resta gialla". Lepore ha anche risposto a Daniele Ravaglia, presidente di Bologna Welcome, che aveva lanciato l’allarme sui mancati introiti con l’Asinelli chiusa. "Ravaglia stia sereno, Bologna Welcome non avrà problemi economici. La migliore garanzia è che il Comune se la sta comprando. Il Cda della Fondazione valorizzerà i beni che ha". Annunciato anche un "percorso con gli urbanisti" per ripensare il centro.

Infine Forza Italia, che aveva presentato un ordine del giorno per una commissione speciale sulla Garisenda. L’odg è stato bocciato dal voto in Consiglio. Il consigliere Nicola Stanzani: "Il sindaco prima chiede collaborazione e poi boccia una proposta

semplice e concreta".

Paolo Rosato