REDAZIONE BOLOGNA

Garisenda, Borsari sferza Lega e FdI: "Verbali condivisi, chiedano scusa"

L’assessore ai Lavori pubblici: "Massima trasparenza dal Comune. Tutti i documenti sono stati pubblicati. Dalle opposizioni accuse inesistenti: remano contro per proprio interesse, ma i bolognesi hanno memoria".

Il caso Garisenda infiamma la politica. La destra di Fratelli d’Italia e Lega "chiede risposte precise" in seguito ai ripetuti allarmi sulla Torre. Allarmi che ricorrono anche nel 2018 e soprattutto nei verbali inediti, pubblicati dal Carlino, relativi al 2019 dove già allora (il sindaco era Virginio Merola, ndr) i tecnici del Comitato tecnico scientifico consigliavano di "limitare il traffico attorno alla Garisenda". L’amministrazione, però, non ci sta e respinge le accuse di meloniani e Carroccio. "Non abbiamo ancora capito – dice l’assessore ai Lavori pubblici, Simone Borsari – se i consiglieri della destra continuano a invocare responsabilità del Comune per malafede o perché non hanno letto bene o per intero i documenti che hanno ricevuto, limitandosi a ripetere accuse stanche e monotone".

Da qui, Borsari chiede "scuse per le accuse immotivate al Comune di mancata trasparenza, perché come avevamo detto sin dall’inizio, tutti gli atti relativi alla Garisenda sarebbero stati condivisi nei modi e nelle sedi opportune". Non solo. L’assessore chiede a meloniani e leghisti di "scusarsi per gli attacchi mossi verso il Comitato tecnico scientifico e verso l’amministrazione, ingiustamente accusati di non aver fatto nulla in questi anni, mentre è vero esattamente il contrario. È stato spiegato anche in questo caso dal primo minuto che le cose non stavano così – rivendica Borsari – sia in sede di Question Time sia nel Consiglio comunale aperto, dove ho presentato una relazione in cui si descrivono le attività di monitoraggio e tutela svolte in questi anni".

Per l’amministrazione, insomma, le risposte sono tutte nelle ‘carte’ di questi anni, "perché dimostrano esattamente il contrario di quello che hanno detto sino ad oggi. Siamo certi – argomenta Borsari – che continuerà la gara a destra, in vista delle prossime elezioni, a chi chi la spara più grossa, a chi userà questo o quel singolo documento, sganciato maliziosamente da tutti gli altri, per muovere accuse inesistenti".

Per il titolare dei Lavori pubblici, poi, è andato perso l’auspicio di "lavorare insieme su una questione di così grande importanza per la città", visto "che la destra ha subito infranto la speranza e non sappiamo se anche questa volta cadrà nel vuoto ogni invito alla prudenza e ad evitare ulteriori strumentalizzazioni e accuse infondate".

Borsari conclude ringraziando "la mobilitazione generale della città per salvare la Garisenda". Ma, punge, "c’è chi sta dando tutto e chi rema contro per interessi di bottega. Su questo la destra cittadina sta dando, ancora una volta, il peggio di sé. Ma i bolognesi hanno memoria e sanno giudicare".

ros. carb.