PAOLO ROSATO
Cronaca

Gaggioli: "Lepore-Conti, sì alle primarie"

L’assessora: "Sostengo Matteo, ma il confronto sarà di valore se lei si candida. Renzi? L’ex premier l’ha lanciata, ma lei è autonoma"

Elena Gaggioli, assessore ai giovani a Bologna e vicesindaco di Alto Reno Terme

Elena Gaggioli, assessore ai giovani a Bologna e vicesindaco di Alto Reno Terme

di Paolo Rosato

Elena Gaggioli, assessore a Bologna alle Politiche giovanili e vicesindaco di Alto Reno Terme, qual è secondo lei il candidato migliore che il Pd possa mettere in campo alle prossime Comunali?

"Credo che Matteo Lepore abbia la forza e anche l’esperienza per offrire la visione amministrativa più solida. Gli riconosco di stare investendo molto su una visione metropolitana: Virginio Merola si è dedicato alla costruzione di un ente come la Città Metrolitana importantissimo, che deve essere sviluppato e Matteo è la persona giusta".

Però anche Isabella Conti, possibile candidata di Italia Viva alle primarie di coalizione, ha una visione metropolitana: è il sindaco di San Lazzaro.

"Isabella è un’amministratice bravissima, e le primarie per definizione rappresentano un momento di apertura e coinvolgimento, acquisterebbero valore se si aprissero a profili come il suo. Certo, la candidatura è stata lanciata da due giorni: avrà il tempo di spiegare la sua visione. Con Lepore invece ho avuto un rapporto diretto nella mia duplice veste, e conosco e apprezzo la sua visione compiuta in chiave metropolitana, che non si esaurisce nella Bologna che si spoglia di risorse in favore dei Comuni più piccoli".

Quindi per lei le primarie di coalizione sono una strada percorribile?

"Credo sia un fatto compiuto: Lepore e Aitini hanno detto chiaramente di non avere paura delle primarie. Che servono per costruire un’alleanza solida attorno al candidato che dimostra di essere il più apprezzato. La Conti mi pare ci stia pensando e la sua candidatura, nel caso, ha sicuramente una legittimità".

Il Pd quindi non deve avere ’paura’ della Conti in campo.

"Ma no. Io sostengo convintamente Matteo perché credo abbia la visione, come ho detto, più convincente e più forte in chiave metropolitana. C’è stato un percorso importante nel Pd, e credo che Matteo sia il primo a non avere timore di un confronto. Detto questo, Lepore, Aitini e Conti sono tutte persone con un’autorevolezza amministrativa, se ci sono le condizioni si facciano le primarie di coalizione, se servono per costruire un campo largo alla Bonaccini. Diventano importanti se si confrontano personalità di livello".

Anche per lei Aitini dovrebbe convergere con Lepore?

"Sì all’unità se, come credo, ci sono delle vere condizioni per raggiungerla. Ma sono contro l’unanimismo, credo che Alberto, se andrà avanti, lo farà perché ha un’idea alternativa sul futuro di Bologna".

Sono mesi che nel Pd emerge la questione femminile. Quanto è importante che una candidatura femminile sia a un passo dall’ufficialità?

"Il mio pensiero è chiaro: sono contenta che ci sia una candidatura di valore di una collega amministratrice della Città metropolitana. Ma per me il giudizio sul miglior candidato prescinde dal genere e si focalizza sulla visione di città. Poi, se vogliamo parlare della questione femminile in politica, dobbiamo andare molto oltre le candidature, e parlare di conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, delle possibilità effettiva di essere elette, per fare due esempi".

Lei non ha mai nominato Renzi. La candidatura della Conti è ’renziana’ o ’isabelliana’?

"Che Renzi l’abbia lanciata è un dato di realta, e la modalità doveva essere differente. Ma io voglio parlare del futuro di Bologna in un momento eccezionale come questo. Per cui penso che la generazione che si appresta a governarla nei prossimi anni abbia una grande sfida davanti. Stiamo su quello, io tendo a guardare il valore delle persone e delle proposte".

Quindi dice ‘Isabelliana’?

"Sicuramente ’Isabelliana’, è autorevole e autonoma. Ma senza dubbio lanciata da Renzi".