BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Future Film Festival, animazione e uncinetto

Torna a Dumbo la kermesse fra nuove tecnologie, Intelligenza artificiale e manualità. Attesi il film di Plympont e l’omaggio a Gondry

Tre esseri non meglio identificati lavorano all’uncinetto – per costruirsi un bozzolotuta antigelo – come fanno da sempre le signore in circolo, immagine ancestrale di una manualità affascinante scelta dal Future Film Festival come manifesto della nuova edizione al via il 15 novembre. Ma dietro di loro svettano i grattacieli e una bolla specchiata e l’immagine è generata con l’intelligenza artificiale dall’artista Mr Jose, designer e fotografo venezuelano che porterà al FFF la sua serie AIdeal World, in cui mostra ciò che non appartiene alla realtà e che potrebbe e dovrebbe esistere.

In questo caso, il festival di cinema d’animazione e futuro, curioso delle nuove tecnologie e degli scenari visionari, tira fuori l’altra sua caratteristica, ovvero quella del "fare a mano", perché è una delle caratteristiche di questo cinema ed esorta all’umanità del tessere legami per tenere salda la comunità. Del resto la star della ventitreesima edizione che prenderà vita al Dumbo per la prima volta, con workshop, mostre e laboratori, diventando un cittadella FFF, è Mr Bill Plympton, il più importante cartoonist indie vivente.

Classe 1946, originario di Portland, Oregon, Plympton presenterà in città il nuovo film Slide, racconto di un mitico cowboy che combatte la malvagità con la sua chitarra slide: lo portò ad Annecy che era ancora in progress e, come ha raccontato Giulietta Fara, direttrice del festival, "l’ha finito proprio per noi, per presentarlo qui". Plympton conosce bene il festival bolognese, perché fu già ospite nel corso di una delle prime edizioni, tenendo una masterclass che andò sold out in cui regalò anche i suoi disegni, cosa che succederà venerdì 17 quando dedicherà due ore al making of del film, visibile invece il 15 novembre alle 20,30. I workshop e le masterclass, nella cornice dei 12 film, dei corti e delle serie in concorso – sono la nuova ricchezza di un Future Film Festival che quest’anno sembra aver preso una direzione più convincente (essere in una sola grande location gli dà compattezza), rispetto alle scorse edizioni, almeno sulla carta. Poi si vedrà.

E quindi ecco tante occasioni per mettere le mani nel making of di questo cinema così intrigante che è anche opportunità professionale: il lab di animazione sweded a passo uno, ad esempio, dove inventare una narrazione, plasmare i materiali, diventare regista per un giorno e realizzare un corto con materiali di recupero (c’è la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti) e Intelligenza Artificiale è un’iniziativa appetitosa. Che, tra l’altro, si inserisce nello spazio Be Kind, Remake! (un po’ claim del festival) ispirato al film Be Kind, Rewind, film di Michel Gondry che compie 15 anni (proiezione il 1611 alle 22), che ha dato impulso allo "sweded", ovvero un genere cinematografico amatoriale che ripensa i classici, però con materiali poveri come carta, parrucche, costumi fai-da-te, musica fischiettata e così via.

Al regista francese è dedicato anche il film Michael Gondry, Do It Yourself di Francois Nemeta, in visione il 16 alle 20,30. Da segnalare anche il film di Jim Capobianco The Inventor, dedicato a un Leonardo Da Vinci anziano e diretto verso la Francia, che nel lungo viaggio immaginato dal regista osserva anche Bologna, di cui sono stati ricreati scorci con l’animazione (domenica 19 ore 16). Fra le proposte, anche gli atelier di Uncinucci e Collettivo Rosole, che promuovono l’uncinetto come forma di meditazione zen e di azione trasformativa della realtà.