San Giovanni (Bologna), 25 gennaio 2023 – Sapevano tutto. Nel dettaglio. Dalla presenza delle telecamere e dei cani fino a ciò che avrebbero trovato all’interno del ’forziere’: gioielli, orologi, contanti, armi e molto altro ancora. Un maxi furto studiato a tavolino giorni prima da un commando organizzatissimo entrato in azione in una villa di San Giovanni in Persiceto, nella zona di San Giacomo in Martignone. Alla fine il bottino totale parlerebbe di oltre un milione di euro.
Il blitz è stato messo a segno tra venerdì e sabato, in parte filmato dalle telecamere a circuito chiuso (alcune delle quali, secondo quanto emerso, messe preventivamente ko dagli stessi malviventi) installate attorno alla villa. Secondo le prime ricostruzioni, ad agire sarebbero state più persone – addirittura otto –, tutte con i volti rigorosamente nascosti dietro a passamontagna scuri. Per accedere all’abitazione, dopo aver picchiato i cani, due pastori del Caucaso, hanno tagliato le inferriate delle finestre del primo piano della struttura formata da un doppio complesso per poi avere libero acceso alle stanze e razziare ogni cosa.
Secondo le stime dei proprietari, che a quell’ora si trovavano momentaneamente fuori casa, i banditi si sono portati via 15 orologi di grande valore (tra cui vari Rolex), gioielli e denaro contante per circa 600mila euro. Non paghi, hanno forzato l’ingresso dell’abitazione attigua, sempre della stessa famiglia, e qui, tagliando la cassaforte, hanno prelevato gioielli e denaro contante per altri 300-400mila euro. Non è finita. Già, perché dalla villa mancavano anche alcune armi: una Colt e una Beretta calibro 7,62, oltre a cinquanta munizioni. Armi regolarmente denunciate dai legittimi proprietari.
Proprio quest’ultimo ammanco ha messo in grande allarme i carabinieri della Compagnia di San Giovanni in Persiceto, intervenuti in forze insieme alla Scientifica, con la ricerca dei numeri di matricola diramata a tutte le forze di polizia del territorio. A dare il primo allarme è stata la figlia dei proprietari la quale, attorno alle 23,30, era stata contattata dal padre che aveva ricevuto l’alert della presenza in casa dei ladri grazie al sistema di videosorveglianza e al suono dell’allarme. Caccia alla banda.