
I fratelli Bizzini, titolari dell’area di servizio SassoMet di Casalecchio
Casalecchio di reno (Bologna), 12 maggio 2021 - Furto con spaccata l’altra notte ai danni del centro servizi auto SassoMet di Casalecchio finito ancora una volta nel mirino dei predoni della notte. Una banda che ha studiato il colpo con attenzione e con la capacità di eludere i sistemi di sicurezza ed allarme che nel tempo i fratelli Bizzini hanno allestito per resistere agli assalti dei ladri, che, a conti fatti, con questo furto hanno raggiunto quota diciotto, con una escalation ancora più preoccupante dal momento che dall’ultimo furto con scasso sono passati diciannove giorni.
L’altra notte i malviventi sono entrati in azione poco prima delle due e mezza, hanno forzato la serratura del cancello scorrevole della nuova stazione di servizio in via di completamento e sono entrati nel grande piazzale con una Wolkswagen Touran rubata due settimane fa a Bologna. La vigilanza e anche una pattuglia dei carabinieri erano passati in breve successione dalla via Margotti, una laterale di via del Lavoro, poche decine di minuti prima.
Al riparo della recinzione hanno atteso il momento propizio e poi, usando il Suv come ariete, hanno sfondato la serranda del bar-tabaccheria. In poche decine di secondi hanno fatto razzia delle sigarette, del fondo cassa, dei gratta e vinci e di altri prodotti. Un valore di 2-3mila euro ad una prima stima fatta da Renato Bizzini, svegliato intorno alle 2 e mezza dall’entrata in funzione dell’allarme.
"Anche stavolta il loro obiettivo era il bar-tabacchi. Venti giorni fa sono scesi dal lucernario, stavolta invece hanno preso la strada diretta: hanno sfondato tutto e ancora una volta hanno fatto un bottino che non è neanche paragonabile rispetto al danno ai serramenti e agli arredi del bar".
Svegliato nel cuore della notte dall’allarme Bizzini in meno di cinque minuti era sul posto: "Ho visto il cancello chiuso e allora ho pensato di andare dall’altra parte, quella del lavaggio, L’ultima volta erano venuti da lì. E invece stavolta son venuti dall’altra parte. Le telecamere hanno ripreso l’auto che sfonda tutto il serramento di ingresso...".
Prima di andarsene col bottino, certamente attesi nelle vicinanze dai complici che li hanno prelevati sulla via della fuga, i ladri hanno imbracciato un estintore col quale hanno irrorato l’interno della Touran con l’evidente intenzione di cancellare ogni traccia. E così ancora una volta i malviventi hanno dimostrato di sapere trovare il lato debole di questo complesso che comprende il distributore di metano, il ristorante, il centro revisioni, il lavaggio, l’officina, il bar, il centro estetico e la palestra. I fratelli Bizzini non si danno pervinti: "Negli anni abbiamo adottato tutti i tipi di allarme, di serrature e di videosorveglianza. Ne metteremo altri perché non ci rassegniamo", commenta Renato Bizzini.