NICODEMO MELE
Cronaca

Funerali di Paolo Tassi, Casalecchio abbraccia la vedova: “Una morte ingiusta”. Video

Amici, giovani e tantissimi atleti per l’addio al dirigente sportivo morto a causa di uno shock anafilattico causato dalla puntura di un insetto

Casalecchio di Reno (Bologna), 20 luglio 2024 – “Ogni abbraccio è una stretta al cuore”. E giù, un fiume di lacrime. Francesca Bertacchi, vedova di Paolo Tassi, il presidente del Real Casalecchio morto all’improvviso martedì scorso per uno choc anafilattico, scoppia in un pianto dirotto ogni volta che butta le braccia al collo di ognuna delle centinaia di persone (calciatori, giovanissimi o d’antan, dirigenti di società sportive, politici, tifosi comuni) che sono arrivati allo stadio Veronesi di Casalecchio per l’ultimo saluto al marito morto per lo shock anafilattico causato dalla puntura di un insetto mentre era al campo sportivo di via Allende.

Paolo Tassi: tutta Casalecchio per l'addio al notissimo dirigente sportivo (foto Mele)
Paolo Tassi: tutta Casalecchio per l'addio al notissimo dirigente sportivo (foto Mele)

Appena dietro la tribuna del campo di calcio, è stato montato un tendone che in un batter d’occhio si è riempito per l’ultimo abbraccio al feretro del notissimo dirigente sportivo.

Funerali laici insoliti. In oltre 50 anni di storia sportiva casalecchiese non era mai capitato che il funerale di un dirigente sportivo si tenesse nello stadio di Casalecchio. Sia che si trattasse del Veronesi, che dello storico stadio Nobile in zona Garibaldi. Funerale anche religioso, sebbene diverso dal solito. Voluto e preteso dalla vedova Bertacchi e dai genitori di Tassi, il padre Leo e la madre Teresa Cerè, seduti in prima fila. Ed è stato la stessa Francesca Bertacchi ad invitare don Sanzio Tasini, arrivato anche lui al Veronesi con tutti gli attrezzi (stola viola, messale e aspersorio), a dare l’ultima benedizione alla salma di Paolo Tassi.

Poi sono cominciati i saluti dei tanti amici, dei tanti sportivi. Per prima è intervenuta la stessa Francesca Bertacchi, stretta tra il figlio Lorenzo e la nipotina Aurora. “La nostra – ha esordito – non è stata la classica famiglia da Mulino Bianco (“Nemmeno da Mulino Nero”, l’ha interrotta il figlio), anche tra noi ci sono state sempre discussioni, ma ci siamo tanto, tanto amati”.

Subito si è fatto avanti Matteo Ruggeri, fresco di elezione a sindaco il 24 giugno scorso, che nella passata legislatura era stato assessore allo Sport, delega che conserva ancora oggi. “Abbiamo sempre lavorato di comune accordo, Paolo era sempre pronto a trovare una soluzione”, ha sottolineato. “La sua – ha aggiunto Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio fino a quattro settimane fa – è stata una morte ingiusta. Paolo ha fatto tanto per il volontariato, centinaia e centinaia i ragazzi che ha avviato al calcio, che sono cresciuti con lui”.

In prima fila i ragazzini della scuola calcio del Real Casalecchio, quindi i componenti le formazioni maggiori. E poi vecchie glorie del calcio come Pepè Anaclero, Fabio Poli, Marco De Marchi. E Renato Villa, il “Mitico” mediano del Bologna Calcio 1909, che con Tassi ha lavorato tanti anni al Real Casalecchio.

“Fondammo questa società 25 anni fa – ha ricordato Villa – accettando una sfida immane nel panorama calcistico”. Applausi scroscianti, palloncini azzurri e fumogeni hanno accompagnato l’ultimo viaggio di Paolo Tassi.