Bologna, 7 luglio 2023 - E’ il giorno dell’ultimo saluto a Lollo, Lorenzo Finetti, sedici anni, scomparso pochi giorni fa in un incidente stradale a bordo della sua moto. Un dolore straziante, che squarcia in due il cuore di tutti i presenti.
I funerali si sono svolti nella chiesa di San Donnino dove in tantissimi sono accorsi per dire addio a Lollo, che avrebbe compiuto diciassette anni tra qualche giorno.
Parenti, persone che lo conoscevano e tanti, tantissimi amici. La sua squadra, tutta, indossava la divisa della polisportiva Salus, dove Lollo giocava. Tutti uniti, abbracciati attorno alla famiglia, composta dalla mamma, la sorella e il papà, avvolti da abbracci, vicinanza e sostegno, ma anche da tante lacrime.
Un ragazzo “amorevole”, come confessa un amico, Lollo, che dava anima e corpo alla sua squadra di basket. A omaggiarlo, c’è la sua divisa tra le mani dei compagni. Presente anche l’assessora allo sport Roberta Li Calzi. Attorno ai parenti si sono stretti anche i professori della sua classe al Liceo Copernico.
È una perdita immensa anche per i compagni di classe, che si sono fatti forza a vicenda, alla presenza dei loro docenti, commossi e addolorati, con le lacrime agli occhi, per la scomparsa del loro studente.
La benedizione della salma ha riunito tutti in un rigoroso silenzio. Davanti alla bara, i familiari del ragazzo. E dopo il loro ingresso, tutti sono entrati in chiesa, sostenendosi e abbracciandosi tra loro.
La chiesa era gremita, le panche piene, metà degli amici e dei conoscenti di Lollo hanno aspettato fuori, in silenzio, l’uscita della bara. I compagni si sono accalcati davanti alla porta, alcuni con gli zaini in spalla.
All’ingresso della chiesa tre corone di fiori hanno rappresentato il simbolo di cordoglio, e un banchetto, con sopra le sue foto e un libro che è stato riempito di scritte, di firme e di messaggi di addio.
Dopo la funzione, le tante persone presenti si sono riversate nel piazzale della parrocchia. Alcuni piangono; altri, invece, come all’entrata, si abbracciano. Un dolore straziante quello che accomuna tutti e che insiste sulla inspiegabile morte di Lorenzo. Un silenzio, quello dei presenti, che parla più di tante parole.
In cerchio, rispettosi, gli amici e i parenti si sono avvicinati alla macchina che poco dopo avrebbe portato via Lollo. Erano tutti in fila per aspettare il proprio turno e dire addio a Lollo.
La forza della famiglia sta nell’unione, e lo hanno dimostrato mamma e papà Finetti, che, con la figlia, hanno salutato tutti, non dimenticando nessuno. Possono solo essere fieri di un figlio, uno studente e un atleta, che continuerà a essere amato da chiunque lo abbia conosciuto.