FEDERICA GIERI SAMOGGIA E MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Fugge dal nido gattonando: bimba arriva fino alla strada. Salvata dalle operatrici

La piccola è riuscita a varcare il cancellino durante una gelida giornata invernale a Bologna. Le collaboratrici della media vicina l’hanno avvistata sul marciapiedi e messa in sicurezza

Bambini all'asilo (repertorio)

Bambini all'asilo (repertorio)

Bologna, 7 febbraio 2024 – Ha varcato il cancellino e si è messa a... gattonare sul marciapiede della strada di periferia, venendo salvata solo da due operatrici di una vicina scuola media che, vedendola girare indisturbata all’aria aperta in una gelida giornata invernale, sono immediatamente intervenute e hanno messo in salvo la piccola. Protagonista dell’incredibile episodio, avvenuto qualche settimana fa, una bimba iscritta a un nido nella periferia Ovest della città, che ospita una settantina di bambini dai 3 ai 36 mesi. Nido e media, tra loro, sono a un tiro di schioppo, meno di due numeri civici di distanza, e proprio per questo, avvistare la ‘fuggitiva’ è stato per fortuna molto semplice per le collaboratrici della scuola media, che dopo avere messo in salvo la piccola hanno subito allertato le forze dell’ordine, che sono intervenute immediatamente sul posto.

Ma andiamo per gradi e cerchiamo di ricostruire, passo dopo passo, questa assurda vicenda. La linea temporale si ferma a qualche tempo fa, in una fredda e gelida giornata a cavallo tra il mese di novembre e dicembre, quando probabilmente dopo pranzo è avvenuto il misfatto. La piccola, gattonando, è riuscita a uscire dall’asilo, superando non solo la porta d’accesso alla struttura, ma anche il cancello principale, che affaccia sulla strada, probabilmente rimasto aperto a causa della gelida giornata. Dopo essere riuscita a superare questi ostacoli, la bimba ha iniziato a passeggiare lungo il marciapiede, senza nemmeno indossare la giacca.

Una fuga indisturbata, che è stata interrotta soltanto dall’avvistamento delle collaboratrici della scuola vicina, che si trova proprio davanti al nido. Le bidelle hanno visto la piccola sul marciapiede e immediatamente sono corse in suo soccorso: l’hanno presa, messa al sicuro e hanno subito chiamato le forze dell’ordine. Immancabile, a quel punto, il formarsi di un capannello di persone, dal momento che nessuno capiva da dove potesse essere arrivata la piccola. Le forze dell’ordine, poi, hanno svelato l’arcano.

A memoria, la fuga dal nido comunale è una novità senza precedenti. Per quanto riguarda le materne, sempre comunali, invece, il ricordo corre a due ‘evasioni’: una, con due bimbi, dalla materna XVIII Aprile in via Scandellara (rete sollevata e corsa al parco per la altalene); l’altra dalle Giaccaglia Betti con due bimbi, durante l’attività estiva, sgattaiolati fuori. I bimbi vennero avvistati dalla titolare della trattoria Belle Arti. Per quest’ultima vicenda, ci furono cinque sospensioni. Per quanto riguarda il nido, invece, ora è tutto sul tavolo dell’assessorato alla Scuola, mentre le educatrici, alle quali viene contestata la mancata sorveglianza diretta sul minore, si sono affidate alla tutela sindacale.

Di certo si sa che, dopo l’accaduto, la pedagogista ha obbligato le dade a mangiare in sezione, quindi nella stessa aula con i bambini e le educatrici, forse per avere due occhi in più. Dal canto suo, l’assessorato può (di solito questo procedimento avviene a fine anno scolastico) sciogliere il collettivo, cioè il gruppo degli educatori, e, dopo apposita istruttoria, arrivare a procedimenti disciplinari che prevedono sospensioni da un minimo di tre a un massimo di tredici giorni. Dopo tre procedimenti, scatta il licenziamento.