REDAZIONE BOLOGNA

Fratelli d’Italia. Pronto un esposto alla Corte dei Conti: "Rischio danno erariale"

Il consigliere Sassone: "Un’incredibile concessione ai più violenti. Quelle frange non devono avere nulla in cambio, come in via Carracci". L’accusa: "Scelta da campagna elettorale in vista delle Regionali".

Francesco Sassone, consigliere comunale di Fratelli d’Italia

Francesco Sassone, consigliere comunale di Fratelli d’Italia

Annuncia un esposto alla Corte dei Conti la compagine comunale di Fratelli d’Italia, per bocca del consigliere comunale Francesco Sassone, anche capo della segreteria del viceministro Galeazzo Bignami (Infrastrutture e Trasporti). Una decisione che fa seguito a quella di Matteo Lepore di mandare in soffitta il progetto delle nuove Besta.

Francesco Sassone, consigliere comunale di FdI, come giudica il dietrofront di Lepore?

"Il dietrofront di Lepore conferma ancora una volta la sua totale incapacità nell’amministrare la città, scegliendo di ascoltare i centri sociali violenti invece dei cittadini per bene".

È una scelta che legittima le violenze dei collettivi?

"È evidente che sia così, sino a quando a chiedere lo stop al progetto erano cittadini che manifestavano il loro dissenso pacificamente e noi di Fratelli d’Italia unitamente a tutto il centro destra in consiglio Comunale, Lepore, con la sua solita arroganza, non ha mai voluto ascoltare nessuno. Scegliendo, ora, di stare con i violenti dei centri sociali ancora una volta si è mostrato forte con i deboli e debole con i forti".

Questa decisione crea un pericoloso precedente?

"Certamente e non è nemmeno il primo, si pensi a quanto avvenuto con l’occupazione degli immobili Acer in via dei Carracci dove anche lì ci si è piegati alla violenza dei collettivi di estrema sinistra".

Si configurerebbe secondo lei anche un possibile danno erariale?

"A nostro avviso sì, si pensi solo ai soldi spesi per la progettazione, al mutuo acceso per finanziare il progetto. Tutti soldi dei cittadini bolognesi di cui Lepore e la sua giunta dovranno rendere conto. Siamo già pronti a fare un esposto alla Corte dei Conti. La nostra solidarietà agli agenti della Polizia Locale e delle forze dell’ordine che hanno versato il sangue per difendere inutilmente una scelta che poi il sindaco si è rimangiato".

Cosa succederà ora al Parco Don Bosco?

"I violenti devono essere isolati e devono andare via. Un conto sono i cittadini per bene, un conto sono i violenti. Le frange dei facinorosi dei centri sociali non devono avere nulla in cambio come, invece, è accaduto in via Carracci. È necessario, pertanto, dare inizio a un percorso di ascolto dei residenti e dei cittadini onesti che sia reale e non finto come questa giunta ci ha abituato a fare imponendo decisioni calate dall’alto. Per poi arrivare a una scelta condivisa con loro per la tutela del parco Don Bosco".

Secondo voi questa di Lepore è una scelta da campagna elettorale?

"É di tutta evidenza che questa sia una scelta dettata dalla campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionali di novembre, con il chiaro intento di recuperare qualche voto soprattutto nelle frange più estreme della sinistra, con cui questa amministrazione ha scelto di andare a braccetto".

pa. ros.