CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Francesca Quaglia, morta a Milano, la madre: “Era una donna libera, ascolto i messaggi per sentire la sua voce”

Tante anche le parole sui social in ricordo di Francesca: “Non ci sei più e non ci sembra vero”

Medicina (Bologna), 30 agosto 2023 – “Era una ragazza semplice, altruista e libera. Mi diceva spesso “mamma se hai bisogno sai che io ci sono sempre per te”. Io non riesco ancora a credere a quello che è successo”.

A parlare è Nadia Valli, la mamma di Francesca Quaglia, la ragazza che ieri mattina è stata travolta e uccisa da un camion in viale Caldara a Milano, è distrutta dal dolore. "Era amante della natura, le piaceva viaggiare e stare a contatto con le persone. L’ultima volta l’avevo sentita ieri mattina, poi un messaggio verso l’ora di pranzo a cui però non ho mai più ricevuto risposta. Ora ascolto i suoi vocali per sentire la sua voce”. La ventottenne lavorava come traduttrice e copywriter a Milano, dove si era trasferita per terminare gli studi magistrali in lingue e letterature scandinave all’Università Statale.

Francesca Quaglia, morta a 28 anni tra le ruote di un camion
Francesca Quaglia, morta a 28 anni tra le ruote di un camion

Per un’amica era “la ragazza più solare dolce gentile buona e pazzerella che abbia mai conosciuto...ed ora non ci sei più....e non mi sembra vero”. Francesca era una grande amante dei viaggi e della natura, tantissimi gli scatti postati sul suo profilo social che la ritraggono in giro per il mondo: “Era innamorata della Svezia – continua la madre – aveva vissuto li per alcuni anni della sua vita, poi era tornata in Italia. Spesso andavamo insieme nella nostra casa di Stolvizza, nella Val Resia, in provincia di Udine. Amava tornarci più volte durante l'anno a fare camping e passare del tempo insieme agli amici”. 

Tra le pieghe dei social, c’è chi le dedica messaggi di grande affetto: “Quanto può essere imprevedibile la vita? Quanto può essere crudele il fato? Ci si ripete di godersi la vita giorno per giorno, assaporando ogni più piccolo attimo visto che siamo solo di passaggio, per un tempo limitato. Ecco, poi succedono degli imprevisti maledetti che mettono un altro limite, non é giusto”.