ALESSANDRO GALLO
Cronaca

La Fortitudo piange Abele Ferrarini

Era da tutti conosciuto come il ’professore’ dei massaggiatori

A sinistra il massaggiatore Abele Ferrarini, storica figura della Fortitudo e dell'Italia basket

A sinistra il massaggiatore Abele Ferrarini, storica figura della Fortitudo e dell'Italia basket

Bologna, 21 giugno 2024 - La Fortitudo piange il Professore. Abele Ferrarini aveva 83 anni: era stato colpito da un paio di ictus. L’ultimo è stato fatale. Massofisioterapista, come si diceva un tempo, Abele era approdato in Fortitudo all’inizio degli anni Novanta e aveva attraversato tutta la parabola con Giorgio Seràgnoli come proprietario. Masseur, confidente, amico, confessore. Uomo e persona fondamentale per tenere unito lo spogliatoio. Oggetto di mille scherzi – soprattutto Vincenzino Esposito –, Abele rispondeva con il sorriso sulle labbra.

Così innamorato della sua Fortitudo da cimentarsi in una maratona in piena notte. "Se vinciamo il derby, torno a casa a piedi", disse una volta. Solo che Abele era originario di Piumazzo: tornare a casa, al buio, con la via Emilia attraversata solo da camion, fu una vera impresa.

Dalla Fortitudo all’Italia il passo fu breve: l’Aquila aveva gran parte dei giocatori della Nazionale, l’approdo in azzurro fu automatico. Claudio Pilutti, Dan Gay, Stefano Mancinelli, Giacomo Galanda tra i suoi preferiti. E poi il feeling con Gianluca Basile. Aveva perso la moglie Paola in un incidente, Ferrarini: Baso lo chiamò a Capo d’Orlando e Abele divenne per tutti il Professore anche in Sicilia.

"Per me è stato come un padre", dice Basile visibilmente commosso. Abele lascia il figlio Andrea. Per volontà di Abele non ci sarà il funerale: sarà cremato. "Voglio che mi ricordino così com’ero", ha lasciato scritto. La parola del Professore è legge. Ciao Abele.