"Floriano Ventura è stato la classica figura di funzionario del Partito comunista italiano che faceva da legame tra la base e il corpo dei funzionari. È la prima volta che se ne parla in un libro, almeno in termini storici, e dimostra di quanta forza fosse capace l’allora Pci". Così Calogero Laneri, ricercatore del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa, traccia un breve ritratto dell’ex sindaco Floriano Ventura (1933-1994) che venne catapultato a Casalecchio nel 1978 per gestire il bollente affare Talon, il parco ceduto al Comune in cambio della licenza edilizia per una serie di palazzine costruite quasi ai bordi della Chiusa, e se ne andò nel 1988 dopo aver varato i piani urbanistici della Zona A, il quartiere Meridiana, e della Zona B, quello dell’Unipol Arena, del Gran Reno, dell’Ikea e di altri ipermercati. Laneri ha raccontato la vita e la storia di Floriano Ventura nel volume "Biografia politica di un ‘intermedio’. Floriano Ventura, comunista bolognese" che, edito da Viella di Roma, sarà nelle librerie a dicembre. Alle 10 di sabato 14 dicembre, il volume sarà presentato nella Casa della Conoscenza dal sindaco Matteo Ruggeri, da Paolo Capuzzo, presidente della Fondazione Gramsci Emilia Romagna, Toni Rovatti dell’Università di Bologna e dall’autore.
"Nella sua quarantennale parabola politica – rivela Laneri – Floriano Ventura è stato sopra ogni cosa un uomo di partito. E lo è stato quando da commissario della Federazione comunista di Reggio Calabria all’inizio degli anni ’70 si trovò a gestire gli scontri fisici scaturiti dai moti di Ciccio Franco, quando andò a lavorare nella cooperazione, quando venne ad amministrare Casalecchio e, infine, quando da amministratore dell’Immobiliare Porta Castello avviò la dismissione delle Case del Popolo tanto care alla base del Pci". Per la stesura delle 151 pagine della biografia di Floriano Ventura, Calogero Laneri ha sfogliato i documenti custoditi negli archivi del Pci nazionale, di Reggio Calabria e di Bologna, del Comune di Casalecchio e dello Stato, delle fondazioni Gramsci e Barberini (delle cooperative) e dello stesso Ventura. E non pochi articoli di cronaca del Carlino sui più significativi atti amministrativi di Ventura come sindaco di Casalecchio.
"Ma è stato difficile, molto difficile – confessa Laneri – perché di personaggi come Ventura non si trova quasi niente in giro. Abituati a far da mediatori tra la base del partito e i dirigenti, preferivano il contatto personale. Non lasciavano traccia del proprio passaggio. Una come quella di Ventura è una figura da romanzo. E Ludovico Festa lo ha ben descritto nel suo ’Provvidenza Rossa’, edito da Sellerio nel 2016, dove racconta la storia di un proboviro del Pci milanese, identica a quella di Floriano Ventura".
Nicodemo Mele